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Modena: ‘Libranch’io’ una mostra, seminari e un convegno nazionale

Libri srotolabili lunghi oltre due metri, libri a forma di televisore, libri che raccontano fiabe dal mondo, raccolgono ricette, confrontano lingue, moltiplicano i punti di vista e creano occasioni d’incontro: è dedicata all’intercultura la nona edizione di Libranch’io, che dal 13 al 18 maggio propone una mostra, seminari e un convegno nazionale in programma al Forum Monzani di Modena, in via Aristotele 33.

In mostra per l’edizione 2008, che per la prima volta si concentra su un tema specifico e assume rilievo nazionale, ci saranno 200 libri prodotti da oltre 130 scuole italiane di diverso ordine e grado, i migliori dei quali saranno premiati sabato 17 maggio nel corso di una giornata di studi con esperti da tutta Italia.
“Al centro dell’iniziativa ci sono i libri, intesi come oggetti di mediazione interculturale tra bambini e adulti e tra diverse culture e come strumenti per valorizzare le differenze”, spiega l’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè. “Un’attenzione particolare sarà dedicata alle problematiche dell’alfabetizzazione e dell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua. All’epoca dello scontro di civiltà e delle chiusure identitarie che a volte fanno giungere i loro clamori anche tra i banchi di scuola, viene da chiedersi quanto è grande la comunità alla quale ciascuno di noi sente di appartenere”, aggiunge l’assessore, “perché da ciò derivano diversi modi di intendere la convivenza, la solidarietà, il confronto, l’asse di riferimento dei saperi. La mostra e il convegno Libranch’io si fondano sull’idea che la scuola debba essere aperta ai saperi, ai punti di vista, ai prodotti culturali, alle storie del mondo”.
Libranch’io è promossa da Memo – Multicentro educativo Sergio Neri e assessorato all’Istruzione del Comune di Modena, in collaborazione con l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale del Ministero della Pubblica Istruzione, con la supervisione scientifica di Vinicio Ongini e il contributo di Abitcoop.
“L’iniziativa, che si rivolge a migliaia di bambini delle nostre scuole, ma anche ai genitori e ai loro insegnanti”, commenta il presidente di Abitcoop Lauro Lugli, ha un grande valore sociale e culturale e muove nella direzione degli impegni che Abitcoop ha assunto da tempo a sostegno dell’infanzia e degli adolescenti, come testimonia l’adozione a distanza dei bimbi senegalesi ed il ruolo giocato dai ragazzi della scuola elementare Palestrina nella creazione delle formelle affisse nella nostra casa di via Pergolesi. Crediamo fondamentale proporci e farci conoscere attraverso manifestazioni come queste, che sottolineano l’universalità del messaggio che distingue il mondo cooperativo”.
Sabato 17 maggio dalle 9.30 alle 18, il Forum Monzani ospiterà un convegno di studi nazionale sulle esperienze di libri realizzati dalle scuole, presieduto dall’assessore all’Istruzione Adriana Querzè. Iin una sessione plenaria e alcuni seminari pomeridiani, si farà il punto sullo stato dell’arte di queste sperimentazioni didattiche dalle radici antiche: da “Lettera a una professoressa” della scuola di Barbiana agli esperimenti di insegnanti come Mario Lodi e Gianni Rodari, dai giornalini fatti a scuola agli straordinari pezzi unici prodotti con l’aiuto di mamme e insegnanti, fino ad arrivare all’oggi, quando i libri fatti a scuola diventano mediatori culturali e occasioni di incontro dentro e fuori dagli edifici scolastici.

Il forum Monzani è raggiungibile con l’autobus numero 4, direzione Galilei, dalla stazione ferroviaria e dalla stazione delle autocorriere.

200 libri fatti da 160 scuole di tutta Italia
Gioco, cibo, favole, poesie, arte, autobiografie o riflessioni creative su scienze, storia e geografia, sempre all’insegna dell’intercultura e della molteplicità di sguardi sul mondo: saranno circa 200 i libri esposti alla mostra Libranch’io – La scuola che fa i libri dedicata all’Intercultura e aperta da martedì 13 maggio a domenica 18 al Forum Monzani di via Aristotele 33 a Modena.
I libri sono stati pensati, creati e realizzati da oltre 160 scuole sparse per tutto il territorio nazionale. La mostra li presenterà divisi in sette sezioni: “Quando a Bagdad volavano i tappeti” raccoglie fiabe, favole e miti del mondo, “Un paese ci vuole” propone le autobiografie, “Il gusto degli altri” parla di cibo e relazioni. “Tante fontane, una sola sete” raccoglie le opere dedicate ad arte, poesia e teatro. “Eva era africana” è il titolo della sezione di geografia, storia e scienze. La sezione “Je suis poliglotte!” propone libri scritti in più lingue e “Il mondo nel pallone” raccoglie i libri dedicati ai giochi del mondo.
Quasi tutte le regioni d’Italia sono rappresentate in mostra e il fermento maggiore sembra riguardare le scuole delle città di provincia, da Castrovillari (Cosenza) a Brada di Piave (Treviso), da Agrigento a Barolo (Torino). Alla mostra è collegato un concorso, bandito in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e finanziato da Abitcoop, che prevede 4 sezioni (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado) e 4 libri vincitori, che saranno designati sabato 17 maggio alle ore 14.30. Ciascuna scuola premiata riceverà uno scaffale multiculturale del valore di mille euro.

Tanti laboratori per imparare a fare i libri da sè
Emozioni per i bambini più piccoli, delle scuole d’infanzia, fiabe per le scuole primarie, alfabeti emotivi e biblioteche vivente per i ragazzi delle scuole secondarie, medie e superiori: ci sono offerte per ogni ordine di scuola tra i laboratori in programma a Libranch’io da mercoledì 14 a domenica 18 maggio.
A nido, infanzia e primaria è destinato “Gioco di emozioni”, a cura di Iva Tomaello e Catia Bernardi: una lettura in più lingue tratta dal libro di Dario Moretti “Felicità di una stella”. Una situazione in cui sentimenti ed emozioni, trasversali ad ogni cultura, sono stimolati da parole, azioni, immagini e dalla possibilità di vivere con tutti i cinque sensi le sequenza della storia. I bambini potranno così assaggiare il mangiare delle rane, annusare pensieri sottili o scoprire soffici immagini nascoste.
Le Biblioteche del Comune di Modena e l’associazione il Segnalibro curano invece “Amici di fiaba”, rivolto alla scuola primaria: una lettrice dell’Associazione il Segnalibro interpreta una fiaba italiana a cui fa seguito il racconto di una fiaba di un paese straniero (India, Cina, area araba, o dell’est europa) raccontato in lingua originale da una giovane madrelingua e poi in italiano.
Grazie ad “Alfabeti emotivi” ogni classe potrà realizzare il proprio alfabeto delle emozioni attraverso l’elaborazione grafica di segni tracciati basandosi su un’emozione o su un sentimento. Il laboratori è curato da Paola Macchi e degli studenti dell’ Istituto d’Arte A. Venturi ed è rivolto a studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado.
È invece per le superiori “La biblioteca vivente”, a cura del Centro Stranieri del Comune di Modena e del Centro Culturale Milinda. Come tutte le biblioteche, la Biblioteca Vivente propone ai propri lettori un catalogo in cui sono elencati i titoli dei libri ed una serie di stereotipi e pregiudizi ad esso collegati. I lettori incuriositi
dal titolo potranno prenderlo in prestito e confrontarsi direttamente con la persona che sta dietro al titolo, porre domande, capire, conoscere.
I ragazzi della scuola media e superiore possono scoprire, insieme alle guide dell’Associazione Culturale Arianna, la volontà e l’interesse per la rappresentazione dell’altro, che emerge nelle carte geografiche dal 1450 al 1525, e il gusto per l’esotico attraverso papiri egiziani, manoscritti persiani, tamilici, arabi, in lingue e alfabeti diversi, durante la visita guidata alla Biblioteca Estense in piazza Sant’Agostino 337.
Infine saranno sempre gli studenti i protagonisti della redazione di Libranch’io. Infatti saranno proprio le due redazioni “La gang dei fuoriclasse” e “Voci dal B(r)anco”, formate da alunni delle scuole secondarie di I e II grado di Modena, a seguire l’evento con articoli, foto e interviste pubblicati dal quotidiano la Gazzetta di Modena.

Libri 3D e visite guidate a ‘Figurine e cartine dal mondo’
Non sono solo gli studenti, ma anche docenti, genitori e comuni cittadini, animati dalla passione per i libri, i destinatari della nona edizione di Libranch’io. Dal 15 al 18 maggio inconrri, laboratori e visite guidate sono in programma al Forum Monzani, alla Biblioteca estense e al Museo della Figurina.
Il 15 e 16 maggio alle 15 alla Biblioteca Estense in piazza S. Agostino 337 si andrà alla scoperta di carte geografiche dal 1450 al 1525, manoscritti persiani, tamilici, arabi, e papiri egiziani con le guide dell’Associazione culturale Arianna.
Venerdì 16 maggio alle 17.30 al Museo della Figurina in Corso Canalgrande 103 ci sarà la presentazione del libro L’intercultura nel pallone, pubblicato da Sinnos editore. Gli autori Fabio Caon e Vinicio Ongini illustreranno le motivazioni che li hanno spinti a scrivere un libro che parla di calcio, intercultura e insegnamento dell’italiano come seconda lingua.
Domenica 18 maggio alle 10 e alle 15 l’appuntamento è al Forum Monzani con il laboratorio Il libro a tre dimensioni, proposto dalle Biblioteche del Comune di Modena e condotto da Massimo Missiroli, uno dei maggiori esperti italiani di libri tridimensionali, che spiegherà le tecniche base per realizzare libri pop-up.
Sempre al Forum Monzani si svolgerà anche l’incontro “Una finestra sul mondo arabo”, curato da Il Sognalibro e dal Centro Culturale Milinda. Si tratta di narrazioni in una tipica ambientazione: un mondo carico di suggestioni per confrontarsi con culture diverse e sfatare stereotipi e pregiudizi spesso legati ad un comune modo di vedere e sentire. Il 18 maggio l’incontro è in programma alle 10 per bambini dai 3 ai 5 anni e alle 16 per tutte le altre persone interessate.

Sempre domenica 18 maggio, l’associazione Tolbà proporrà a un pubblico composto da non più di 20 adulti l’opportunità di costruire libri fatti a mano destinati ad amici come segno d’affetto. L’appuntamento con “I libri per fare i libri” è alle 10 e alle 15.
Sempre il 18 maggio, di nuovo al Museo della Figurina, si andrà alla scoperta delle potenzialità comunicative e sociale delle figurine. La figurina, infatti, rappresenta un potente strumento di diffusione di immagine nella società industriale di fine ottocento dell’Europa occidentale e nordamericana. Dalle figurine prodotte a fine Ottocento per pubblicizzare prodotti come cacao, o rappresentare eventi come l’Esposizione universale, emergono le teorie usate per giustificare e motivare moralmente le conquiste coloniali. La visita si propone di analizzare i meccanismi di conoscenza e di confronto con l’altro.
Per partecipare alle iniziative occorre iscriversi telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 ad Amelia Manzini, allo 059 2034330 oppure 2034311.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla segreteria di Memo, 059 2034311, o consultare il programma completo sul sito del Comune.

















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