Con riferimento al comunicato stampa relativo all’annosa questione della presunta “indisponibilità dell’Act a dar vita ad un tavolo di confronto e di negoziazione”, diffuso dalla Cub Trasporti lo scorso 12 maggio e ripreso ieri da alcune testate locali reggiane, la Direzione di Act fa presente quanto segue.
1. La Cub Trasporti continua a dipingere l’Act come un’azienda arroccata ed immobile sui temi della contrattazione e dei rapporti sindacali: probabilmente, questo consente all’organizzazione sindacale di crearsi “nemici su misura” e giustificare così le proprie azioni di lotta. Ma il dato di realtà è tutt’altro. Chi, per sua scelta ideologica, non fa un passo avanti e non porta a casa alcun risultato né sul fronte delle trattative per il contratto integrativo aziendale, né su quello del rinnovo del contratto nazionale è la Cub medesima. Con quella parte del sindacato che ha come obiettivo l’interesse dei lavoratori, e quindi come strumento la negoziazione e come fine la stipula di accordi e la firma di contratti, il confronto non è mai stato serrato e profondo come in questi mesi. I tavoli di incontro e di contrattazione tra Act, le aziende da essa partecipate (AE Autolinee dell’Emilia; TIL Trasporti Integrati Logistica; Dinazzano Po) e le rispettive RSU aziendali sono da tempo proficuamente avviati, dando luogo ad un costante e fruttuoso confronto. Un confronto che avviene giorno per giorno, e che ha portato a molti positivi risultati sul fronte delle relazioni industriali. Basti pensare all’accordo sul contratto di secondo livello raggiunto recentemente in Til dopo un referendum che ha coinvolto indistintamente tutti i dipendenti dell’azienda, e che ha raccolto oltre il 70% dei consensi.
2. Repetita iuvant: la CubTrasporti NON è assolutamente esclusa dai tavoli di discussione di Act e delle aziende da essa partecipate: l’organizzazione sindacale – che conta in tutto 20 iscritti: 3 in Act (su 249 dipendenti); 16 in AE (su 241 dipendenti); 1 in Til (su 151 dipendenti) e nessuno nella Dinazzano Po (su 7 dipendenti) – è infatti rappresentata all’interno delle RSU rispettivamente di Act, AE e Til e pertanto i suoi rappresentanti sono ammessi, attraverso le RSU, ad esprimere le proprie posizioni al tavolo delle trattative aziendali.
Lo ricordiamo ancora una volta: Act e le sue società partecipate affrontano le rivendicazioni dei dipendenti di carattere generale sulla base di un’unica piattaforma presentata dalla RSU aziendale e non dalle singole Organizzazioni Sindacali (anche perché sarebbe impossibile applicare due o più accordi disciplinanti in maniera difforme la medesima materia);
3. La Cub Trasporti NON è firmataria di alcun contratto a livello nazionale e/o aziendale e pertanto, secondo la vigente normativa, ad oggi NON è riconosciuta come sindacato maggiormente rappresentativo. Il fatto di NON aver voluto prendere parte alle trattative per il contratto – a livello nazionale così come a livello locale, nell’ambito della RSU – è una precisa scelta politica della Cub Trasporti, che non può certo essere imputata all’Azienda Consorziale Trasporti di Reggio Emilia. Il problema, infatti, si ripropone a livello nazionale: sulla base della stessa normativa, la Cub Trasporti non è stata finora ammessa al neo-costituito Tavolo Interistituzionale sul Trasporto Pubblico Locale, che vede invece presenti, oltre alle Organizzazioni Datoriali (Asstra E Anav), tutte le altre Organizzazioni Sindacali dei lavoratori del Tpl.