Anche quest’anno, a settembre, nelle scuole d’infanzia modenesi si troverà posto per tutti i 1213 bambini di 3 anni le cui famiglie hanno presentato domanda al Centro unico di prenotazione del Comune. Si tratta del 71,3% degli aventi diritto, un numero che negli ultimi anni è quasi sempre cresciuto, sia per l’aumento sul territorio del numero di bambini in questa fascia d’età, sia perché, in percentuale, sempre più genitori iscrivono i propri figli alle graduatorie comunali.
“I posti a disposizione nelle 60 scuole comunali, statali e convenzionate sono ad oggi 1120, ma per rispondere ai bisogni dei bambini rimasti esclusi si ricorrerà all’aggiunta del ventiseiesimo bambino nelle sezioni che lo consentono, – spiega l’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè – cioè quelle in cui non ci sono particolari problematiche, bambini con handicap o altre esigenze particolari. Alle famiglie dei bambini esclusi si proporrà inoltre uno dei 56 posti rimasti vacanti dopo la formazione delle graduatorie. Il risultato – conclude l’assessore – è che, grazie al sistema di offerta integrata tra scuole pubbliche e private convenzionate, tutti i bambini da tre a cinque anni che ne fanno richiesta possono frequentare le scuole d’infanzia cittadine. Inoltre, da quest’anno, lo Stato ha coperto le carenze d’organico alle quali, fino allo scorso anno scolastico, suppliva il Comune con il proprio personale”.
Quasi 3 bambini su 4 sono stati assegnati alla scuola che avevano indicato come prima scelta, un dato che sale a oltre l’88% se si considera anche la seconda scelta e che conferma la buona capacità del sistema di rispondere alle attese delle famiglie. In aumento rispetto agli anni precedenti il numero dei bambini stranieri, che sono il 19,3% di quanti quest’anno hanno richiesto il servizio.
Le graduatorie degli ammessi in sede di prima assegnazione e delle liste d’attesa saranno esposte da martedì 20 maggio nella sede dell’assessorato all’Istruzione, in via Galaverna 8 (aperto dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13, lunedì dalle 15 alle 17.30 e giovedì dalle 14 alle 18.30), nelle sedi di Circoscrizione, nelle Direzioni didattiche dei circoli 3°, 6°,7°, 8° e 11° e nel punto informativo di Piazza Grande.
Saranno, inoltre, pubblicate sul sito Istruzione del Comune.
L’Ufficio ammissioni del Comune contatterà gli ammessi alle scuole comunali e comunicherà a chi è in lista d’attesa i posti rimasti liberi e quelli che si renderanno disponibili. Gli ammessi alle scuole statali, invece, devono confermare l’iscrizione entro il 10 giugno presentandosi alla Direzione didattica della scuola: per la scuola Madonnina (3° circolo) alle scuole Giovanni XXIII in via Amundsen 70; per le scuole Cittadella, Rodari e Boschi (6° circolo) alle scuole Cittadella via del Carso 7; per le scuole Pestalozzi, Carbonieri, Andersen e Boccherini (7° circolo) alle S. Giovanni Bosco in via S. G. Bosco 171; per la scuola Lippi (8° circolo) alle scuole Leopardi via Nicoli 152; per la scuola Collodi (11° circolo) alle Gramsci in via Albareto 93. Infine, gli ammessi alle scuole d’infanzia convenzionate saranno contattati direttamente dalle scuole.
Per le scuole dell’infanzia 16 milioni di euro nel 2007/2008
Nell’anno scolastico 2007/2008 gli iscritti alle scuole d’infanzia di Modena, nelle sezioni dai 3 ai 5 anni, erano 4632, 1697 dei quali nelle scuole comunali, 1635 nelle scuole convenzionate aderenti alla Fism – Federazione italiana scuole materne, 844 nelle scuole statali e 456 nelle altre scuole private convenzionate. Le 60 scuole presenti sul territorio sono in fatti gestite in parte dal Comune (22 scuole), dallo stato (10), da enti privati aderenti alla Fism (19), oppure da altri soggetti privati convenzionati con il Comune di Modena (9) (cooperative, IPAB, Fondazioni).
La spesa complessiva del Comune è di circa 16 milioni di euro, suddivisi in 12 milioni per le scuole comunali, 1 milione 400 mila per le statali, 1 milione 170 mila per contributi alle scuole convenzionate e 1 milione 225 mila come contributi alle scuole Fism. Nelle scuole d’infanzia comunali, un bambino costa in media 704 euro al mese all’Amministrazione, un costo che viene coperto soltanto per circa il 15% con le entrate derivanti dalle rette dei genitori. Le rette variano in funzione degli indicatori del reddito familiare e la media è di circa 100 euro al mese per ogni famiglia.
La formazione delle graduatorie dipende da diversi requisiti: le famiglie hanno la facoltà di indicare fino a 6 scelte, mentre il punteggio viene loro assegnato in base a criteri simili a quelli adottati per i nidi d’infanzia, come lo stato di occupazione dei genitori, la composizione del nucleo familiare, le condizioni e la distanza alla quale vivono i nonni e altri criteri minori.