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Ethicae: ‘Viaggio nella malattia’, incontro con Pierluca Rossi

Ha attraversato e raccontato tutto il mondo, dall’Africa all’Himalaya, ma il suo viaggio più importante lo sta compiendo a fianco di una malattia come la sclerosi multipla. In occasione di Ethicae, giovedì 22 maggio alle ore 18.00 la Sala Panini della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134) ospita il documentarista Pierluca Rossi per l’incontro “Il viaggio nel tempo sospeso”.


Nell’incontro organizzato dalla Uisp di Modena, Pierluca Rossi parlerà delle sue esperienze di viaggio e della sua convivenza con la malattia, rispondendo alle domande del giornalista Roberto Serio, direttore di Modena Radio City-Vivo.

Toscano, 46 anni da compiere a giugno, Pierluca Rossi è uno dei documentaristi più conosciuti in Italia. Nella sua vita ha visitato 120 paesi di tutti i continenti e li ha raccontati con video e fotoreportage diffusi dai principali media nazionali. Ha attraversato in bicicletta i 200 chilometri del ghiacciaio Vatnajokull in Islanda. Ha volato in parapendio sulle dune del Temet, in Niger. Ha percorso in camper i 30 mila chilometri che separano la Toscana e la regione indiana del Sikkim. Una vita sempre in movimento. Poi, un giorno di tre anni fa, sente un formicolio alla mano. Pensa ai tre chili e mezzo di telecamera che si è portato a spasso per il mondo. Si sbaglia, è sclerosi multipla.

Per Rossi è stato “un camion, un tram, un treno in faccia”, che però non gli ha tolto la voglia di viaggiare – è appena tornato da una spedizione di due mesi nel Sahara -, e di raccontare non solo le sue avventure per il mondo, ma anche la sua vita di malato.

“Io voglio provare a raccontare tutto – dice Rossi nel diario che tiene sul sito Sclerosi Multipla -, ripercorrere quello che mi ha portato qui, raccontare ciò che sarà. Senza la paura di uscire dai binari del politicamente corretto, senza la paura di critiche o rimproveri, perché scriverò come ho fatto sino a ora, senza pensare che qualcuno possa leggere o a chi lo farà. Non voglio neanche preoccuparmi di dare una scansione temporale logica. Andrò avanti e indietro nel tempo, in questo tempo sospeso, in piena libertà, come ho sempre cercato di vivere”.
“Voglio raccontarlo questo tempo sospeso – continua Rossi -, l’effetto primo di sapere che la vita che conoscevi non esiste più. Il percorso che serve per approdare a una nuova esistenza, la traversata delle terre morte, l’accettazione di una condanna comminata senza colpa. Voglio provare a spiegare chi siamo noi malati all’esercito dei sani, poveri normodotati a cui una vita spesso banale non permette di vedere oltre l’orizzonte”.

Per informazioni: Centro di Servizio per il Volontariato di Modena: tel. 059 212003, e-mailEthicae.

















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