L’assessore regionale ai trasporti e mobilità Alfredo Peri ha risposto in Aula ad una nuova interpellanza firmata da Fabio Filippi, Luigi Francesconi e Ubaldo Salomoni del Gruppo della Libertà-PDL sulla mancata realizzazione della stazione mediopadana di Mancasale a Reggio Emilia
Nel chiedere chiarimenti sull’attuale situazione Filippi a nome dei colleghi ha rilevato come i ritardi possano creare problemi sia di ordine esecutivo sia di sicurezza in quanto il nuovo cantiere si troverà ad operare in area percorsa dai treni ad alta velocità che dovrebbero partire a breve. Peri ha precisato che i ritardi sono da attribuire alla complessità dell’opera, alla difficoltà delle procedure approvative in relazione alla natura dell’infrastruttura e ad alcuni aspetti contrattuali. Dopo che la ditta titolare del contratto ha contestato il costo dell’opera sostenendo che i lavori dovevano essere eseguiti ad una cifra notevolmente superiore, Italferr, che è la stazione appaltante per conto di Tav, non ha ritenuto di accettare e ha emesso un nuovo bando di gara ad evidenza pubblica aperta all’intero mercato europeo, i cui termini per la ricezione delle offerte sono scaduti il 7 marzo scorso.
“Tutto è stato fatto secondo la legge” – ha detto Peri. La nuova procedura “garantisce le condizioni migliori per individuare l’offerta più conveniente”.
Il costo complessivo della nuova stazione è pari a 79.090.000 euro interamente coperti, mentre l’importo dei lavori messo a base di gara da Italfer spa è pari a 70.013.602,33 euro. Il termine di esecuzione dei lavori è di 125 giorni per la consegna del progetto esecutivo e di 991 giorni dalla consegna dei lavori, per la realizzazione dell’opera.
Critico in particolare nei confronti del comune di Reggio Emilia “proprietario del terreno su cui si costruirà la stazione”, Filippi ha ricordato che il Governo Berlusconi nel 2003 aveva concesso 39 milioni di euro per la costruzione dell’opera che – ha detto -” il comune si è tenuto in tasca per tre anni”. Spero che le imprese che hanno partecipato all’offerta – ha concluso il consigliere – accettino di realizzare l’opera che è fondamentale per lo sviluppo del territorio. A noi interessa questo: che l’opera sia finalmente realizzata”.