Capaci: sedici anni dopo.
Quel 23 maggio 1992 mi trovavo alla Facoltà di Economia e Commercio a Modena. Arrivò come un fulmine la notizia: Giovanni Falcone ucciso dalla mafia. Questo episodio barbaro segnò l”inizio del periodo più buio della nostra Repubblica.
Oggi, sedici anni dopo, abbiamo l”obbligo di non dimenticare. Abbiamo l”obbligo di ricordare l”impegno di Giovanni Falcone e del suo amico e collega Paolo Borsellino (che subirà la stessa sorte il 19 luglio 1992 in Via D”Amelio) entrambi martiri uniti dal servizio allo Stato ed ai cittadini.
La memoria è impegno e giustizia.
(Fabrizio Tincani, Consigliere Comunale – Uniti per Sassuolo)