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Accusati di colpi per 500.000 euro i malviventi arrestati dopo rapina a Cadè

Sono accusati di cinque colpi in banca (bottino 500.000 euro) i due rapinatori arrestati una settimana fa dopo un assalto a Cadè. Lo hanno stabilito le indagini dei Carabinieri.

Dalle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, infatti, emerge che i due malviventi – palermitani, di 44 e 47 anni – sarebbero i responsabili delle rapine in banca a Rubiera (RE), dell’8 maggio 2007, e Suzzara (MN) del 25 ottobre 2007.
I Carabinieri di Campagnola Emilia (RE) li hanno identificati per la rapina alla banca di Rio Saliceto (RE) del 26 luglio 2007 e quelli di Castelnuovo Sotto per la rapina alla filiale di Campegine (RE) del 21 dicembre dello stesso anno.

Si tratta di colpi fotocopia quelli condotti dai “gentleman” della rapina i quali accedevano negli istituti bancari nel tardo pomeriggio attendendo pazientemente l’apertura delle rispettive casse a tempo dei caveau da dove arraffavano tutto il contante racchiuso nei “forzieri”. Nel frattempo facevano accomodare i presenti ed eventuali clienti che nel’attesa sopraggiungessero in apposite stanze dove poi venivano rinchiusi prima della fuga.

I due sono stati arrestati dalla Polstrada di Arezzo dopo la rapina compiuta il 19 maggio scorso in una filiale della Bipop Carire, di Cadé, tra Reggio Emilia e Mantova che aveva fruttato oltre 100.000 euro.

















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