Una villa, un sogno, un’idea: e l’idea l’ha avuta la Famiglia Caselli che ne è proprietaria dal 2006 e che, insieme al direttore Francesco Droghetti, noto imprenditore bolognese nonché Presidente degli Apostoli della Tagliatella, intende riportare ai suoi antichi fasti una delle più belle ville Bolognesi del’XVI secolo, di cui purtroppo rimane solo un arco.
L’edificio infatti – ha sottolineato Francesco Droghetti durante l’incontro con i giornalisti che ha preceduto l’inaugurazione ufficiale – è stato ricostruito in toto secondo le direttive della Soprintendenza e in stile, come era stata edificata la storica dimora del pittore Cesare Aretusi (nato a Bologna il 1 settembre 1549 e morto il 4 ottobre 1612) maestro e amico di illustri pittori dell’epoca, tra cui anche Guido Reni e Giovanbattista Fiorini. Le sue opere, richieste da Alfonso d’Este Duca di Ferrara e dal Duca di Parma Farnese, sono ancora visibili in varie Pinacoteche.
Sede prescelta come luogo di incontro dove gli artisti si dilettavano in pitture sacre, di cui molte sono esposte in varie Cattedrali, la Villa fu semidistrutta dai bombardamenti dell’ultima guerra e lasciata in stato di degrado, tanto da essere in pochi anni privata dei suoi tesori, delle sue opere e dei numerosi affreschi.
Ascom Bologna partecipa volentieri a questa impresa – ha rilevato Giancarlo Tonelli Direttore Generale di Ascom Bologna – perché è una prova tangibile dei risultati che si possono ottenere dalla passione e dalla professionalità della sana imprenditoria bolognese. E’ proprio su questa che si basa il nostro presente e soprattutto il futuro del terziario. L’Associazione intende continuare su questa linea per la valorizzazione del territorio e il rilancio delle attività economiche: se da una parte la nostra società deve essere ben consapevole del ruolo centrale del commercio come elemento fondante della qualità della vita che, unita al patrimonio artistico e storico locale, rappresenta un punto di forza per l’economia; dall’altra gli imprenditori devono saper cogliere le sfide che l’attuale situazione pone per lo sviluppo del tessuto produttivo locale.
Conclusi i difficili iter burocratici e i lavori necessari – ha aggiunto Droghetti – e facendo leva sul mio recente passato di imprenditore, abbiamo voluto assieme alla Proprietà dare a Villa Aretusi, immersa in un grande parco con un ampio parcheggio privato, l’immagine e la sostanza di una nuova realtà dell’ospitalità bolognese, dedicata a chi ama la natura, il benessere ed anche i piaceri della buona tavola, sede ideale per una clientela d’affari, per mostre e convegni. Nell’antico sito vogliamo riportare in luce i tesori della cucina tipica del territorio. Il ristorante Aretusi intende essere un punto di riferimento per una ricca gamma di specialità gastronomiche di alta qualità e la riscoperta della migliore tradizione petroniana, in un’atmosfera unica, familiare e accogliente dove è facile rilassarsi e trascorrere ore serene immersi nel verde e nella quiete, a due passi dal centro cittadino, con la fattiva collaborazione dell’arch. Angelo Balli.
Prendersi cura delle persone – aggiunge Droghetti – e rispondere alle diverse esigenze è una questione di principio per me che ho gestito vari ristoranti e ho ricoperto diverse cariche nelle associazioni dei ristoratori. Come allievo del grande chef Renato Gualandi, uno dei protagonisti della gastronomia europea, sono stato sempre attento ai prodotti di stagione e del territorio, che accuratamente scelti sono elemento essenziale della cucina tradizionale bolognese, sfiziosa e creativa, con quel certo non so che degli spunti internazionali. Ma al ristorante Aretusi protagonista assoluta- conclude – sarà la sfoglia, emblema e vanto della cucina bolognese, autentica espressione della poesia dei primi piatti , tanto più quando è accompagnata dall’ampia scelta di vini regionali e nazionali.
La Villa e il Ristorante Aretusi sono contemporaneamente un punto di arrivo e un bel punto di partenza, praticamente un sogno, finalmente realizzato.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
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