Pochi giorni fa sono stata contattata da una ragazza che aveva trovato un gattino di poche settimane…. e fin qui nulla di strano. Il fatto è che lo aveva letteralmente tolto dalle grinfie di un gruppo di ragazzini, perché chiamarli bambini, avendo dai 13 ai 15 anni di età, non mi sembra corretto.
Questi teppistelli, stanchi dei soliti giochi, hanno pensato bene di trovare in questo cucciolo un piacevole “diversivo” con il quale far passare il tempo così, se lo passavano tra di loro come fosse una palla e lo lanciavano giù per lo scivolo del parco. Non contenti di tutto questo hanno anche avuto la splendida idea di tagliargli la parte finale della coda….cosa che poi hanno spudoratamente negato (la coda è tranciata di netto e di solito non si spezza da sola!!!!)
Comunque…non si sono assolutamente rivolti ad un qualche adulto (che peraltro mi è stato riferito fossero presenti nel parco e che quindi non possono non avere notato tutto questo!) per trovare una sistemazione consona per questo poveretto.
Macché! Se ne sono ben guardati!
Lo hanno nascosto sotto una siepe dentro ad uno scatolone, senza acqua né cibo, per poterlo poi ritrovare nel medesimo posto al loro ritorno il giorno seguente!
Ottima idea visto che in questi giorni dalle nostre parti è piovuto a dirotto giorno e notte per 4 giorni di seguito!!!!!
In questo caso, grazie all’intervento di questa ragazza, la cosa si è conclusa positivamente: il piccolo è stato subito accudito e visitato dal veterinario, che gli ha anche medicato la codina sanguinante, dopodiché è stato portato da una volontaria che se ne sta occupando e che ha già deciso di adottarlo ma un paio di cosette sono d’obbligo…..
Voglio davvero complimentarmi con tutte le persone (anche e a maggior ragione con gli adulti) che hanno visto e non hanno fatto nulla, con tutti coloro che si ostinano a scusare queste cose con le solite e banali frasi “sono solo bambini, stavano solo giocando” e con tutti quei genitori che non fanno capire ai loro figli che gli animali sono esseri viventi e senzienti che meritano rispetto e se si fa loro del male, solo perché non parlano la nostra lingua, non significa che non sono in grado di avvertirlo come tale.
Non li si può scusare sempre e comunque, qualsiasi cosa facciano perché sono i propri figli!!! E poi, vogliamo chiamarle una buona volta con il loro nome? Non sono giochi, sono SEVIZIE!
Non credo assolutamente che questi falsi “ingenui bambini” mentre tagliavano la coda a questo gattino indifeso, che nulla poteva contro di loro, e lui piangendo rimaneva con quel povero moncherino sanguinante, abbiano creduto che fosse felice o abbiano desiderato per loro lo stesso trattamento…..
…….o forse sbaglio?
Elena