Il testo di una lettera inviata a firma di Federconsumatori Emilia Romagna al Presidente della Regione ER, al Presidente della Commissione Territorio Ambiente Mobilità della Regione ER, all’Assessore alla Mobilità della Regione ER sull’annuncio di Trenitalia del taglio di treni
Intercity dal prossimo 15 giugno.
“Dal prossimo 15 giugno saranno soppressi otto treni Intercity di importanti collegamenti dell’Emilia Romagna. Trenitalia ripropone la stessa cura del passato, con un’ulteriore taglio del 3% di treni, questa volta a “lunga percorrenza”. Dal 1° giugno sono state sospese le tessere IC-Pass per gli abbonati del trasporto regionale. Con tutta evidenza, i responsabili del Gruppo non hanno tenuto in alcun conto il recente intervento della Corte dei Conti che, commentando i bilanci fallimentari del Gruppo, sollecitava una “stabile inversione di tendenza” rispetto ad una situazione che “non accenna a migliorare nè sotto il
profilo quantitativo… nè sotto il profilo qualitativo generale”.
Oltre a Regioni come Lombardia, Toscana e Liguria, pesantemente danneggiata anche l’utenza
della Regione Emilia Romagna, dove diverse tratte ferroviarie vengono private di questi importanti collegamenti Intercity:
– Milano-Bologna-Firenze: IC584 – IC587 – IC588 – IC593
– Bologna-Ferrara: IC700 – IC709
– Carpi-Modena-Bologna: IC577 – IC596
Questi tagli vengono messi in atto unilateralmente da Trenitalia, senza che venga avvertita l’esigenza di fornire dati di frequentazione a supporto della decisione. Tagli indiscriminati che danneggiano ancora una volta gli utenti della Regione che, dopo essere stati indotti dal dicembre 2005 per la soppressione degli Interregionali all’utilizzo dei più costosi Intercity, ora si vedono togliere anche
questa opportunità.
Tagli pesanti che mettono in discussione il livello quantitativo e qualitativo dei servizi ferroviari
presenti in regione. Ancora una volta, viene sconfessata la strategia della Regione Emilia Romagna, che ripropone anche con l’orario del prossimo dicembre, treni IC come integrazione al trasporto regionale.
Una scelta che alla prova dei fatti, non può garantire efficacemente gli utenti del servizio ferroviario regionale.
Federconsumatori chiede alla Regione ER di farsi promotrice, d’intesa con le altre regioni
ugualmente interessate, dell’immediato ritiro del provvedimento e di un’azione più incisiva nei confronti del Gruppo FS, in grado di garantire un servizio più volte pagato da utenti ed istituzioni.
Va combattuto alla radice questo atteggiamento di FS che sembra affossare ogni tentativo di rilancio del trasporto ferroviario, con una particolare attenzione al trasporto regionale che rappresenta l’80% degli utenti di Trenitalia”.