Sarebbe stata massiccia l’adesione dei lavoratori modenesi allo sciopero nazionale dei comparti enti locali, sanità, enti pubblici non economici e agenzie fiscali, proclamato oggi da Cgil-Cisl-Uil del pubblico impiego per il rinnovo del contratto. Secondo i sindacati l’astensione media sarebbe stata del 70 per cento, con punte superiori all’80 per cento in realtà come l’Inps e il Comune, dove molti uffici sono rimasti chiusi.
Circa 500 persone hanno, poi, preso parte alla manifestazione che, partita alle 10,30 da Largo Garibaldi, si e’ conclusa con un presidio davanti alla Prefettura, dove una delegazione di Cgil-Cisl-Uil e’ stata ricevuta dal vice prefetto Ventura.
Lo sciopero odierno era stato proclamato per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale dei comparti interessati, scaduto da 17 mesi. Nei giorni scorsi è stato firmato il contratto dei dipendenti ministeriali, mentre tarda ad arrivare l’intesa per enti locali, sanita’, enti pubblici non economici e agenzie fiscali. Nella piattaforma contrattuale presentata al governo i sindacati chiedono la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni e il riconoscimento delle professionalita’, oltre al rafforzamento delle istituzioni locali per favorire lo sviluppo socio-economico del territorio.