“È una vera e propria crisi quella che il turismo italiano sta purtroppo vivendo in questi mesi, sulla scia di una recessione economica che ad ondate ripetute sta investendo tutti i principali Paesi del mondo”. È l’amaro commento del Presidente della Federalberghi e di Confturismo, Bernabò Bocca, (nonché Vice Presidente Vicario della Confcommercio) alla lettura dei dati sul turismo presentati oggi.
“I risultati dell’indagine, infatti, non lasciano dubbi interpretativi e la spaccatura netta tra italiani che possono permettersi alcuni giorni di vacanza e chi, invece, addirittura non potrà dormire nemmeno una notte fuori casa, la dice lunga sulla crisi economica dell’Italia, che per quasi la metà è interamente dovuta a motivi di bilancio familiare.
“Inoltre, -prosegue Bocca- coloro che andranno in vacanza, per far fronte agli aumenti delle spese di viaggio dovute al rincaro del greggio e contenere i costi, pur con aumenti dei prezzi delle strutture alberghiere al di sotto del tasso d’inflazione (da gennaio a giugno +0,2% rispetto ad una inflazione del 3,3%), saranno costretti a tagliare di ben il 20% la durata delle ferie, determinando automaticamente un crollo annunciato di pernottamenti, che potrebbero risultare a fine estate pari ad 80 milioni (tra alberghiero ed extralberghiero) rispetto ai 100 milioni del 2007.
“A ciò si aggiunga poi -afferma il Presidente di Federalberghi-Confturismo- una forte diminuzione di statunitensi, giapponesi ed inglesi, che a causa dall’indebolimento consistente delle rispettive valute, penalizzerà non solo l’Italia ma l’intera area Euro.
“Di fronte ad una tale situazione -conclude Bocca- è ineludibile una riorganizzazione immediata della gestione del sistema turistico italiano, cominciando dalla reintroduzione di un Ministero delle Politiche del Turismo, iniziativa annunciata peraltro pochi giorni or sono dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che noi approviamo e auspichiamo, insieme con una rideterminazione delle aliquote Iva”.
La metodologia dell’indagine – L’indagine è stata realizzata dalla Federalberghi-Confturismo con il supporto tecnico dell’Istituto DINAMICHE ed effettuata dal 7 all’11 luglio con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ad un campione di 1.237 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali.
L’iniziativa rientra nell’ambito del programma CHECK TURISMO 2008 varato dalla Federalberghi e da Confturismo ad inizio estate per monitorare l’andamento del mercato.
Quanti in vacanza – Aumenta, seppur di poco, il numero di italiani che nel quadrimestre estivo (giugno-settembre) trascorreranno una breve vacanza fuori dalle proprie mura domestiche.
Saranno infatti il 49,7% (rispetto al 47,3% dell’estate 2007) gli italiani maggiorenni che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze da giugno a settembre, dormendo almeno una notte fuori casa.
Gli indecisi, pur essendo già alla metà di luglio, sono ancora il 2%, equivalenti a circa 1 milione di persone.
In numeri assoluti significa che 23,5 milioni di italiani maggiorenni (rispetto agli oltre 22,4 miloni del 2007) dichiarano di aver già fatto o di accingersi a fare vacanze in estate.
Quanti non in vacanza – Coloro che rimarranno a casa questa estate saranno 22,8 milioni di italiani maggiorenni, rispetto ai 23,9 milioni dell’estate 2007.
I motivi per i quali così tanti italiani non si muoveranno di casa, saranno dovuti addirittura nel circa 45% dei casi a motivi economici.
Il 18,1% enuncia motivi di salute, il 16,9% dichiara motivi familiari ed il 13,6% parla di impegni di lavoro.
Dove in vacanza – L’Italia si conferma la meta preferita dalla stragrande maggioranza degli italiani.
Infatti il 73,4% (rispetto al 74,1% del 2007) rimarrà nei confini nazionali ed il 25,4% (rispetto al 23,8% del 2007) sceglierà mete estere, prediligendo le Capitali europee ed extra-europee.
Quanti giorni in vacanza – Qui si evidenziano le vere note dolenti dell’estate 2008.
La durata complessiva delle vacanze estive registra un crollo impressionante rispetto al 2007 e si attesta sulle 12 notti fuori casa rispetto alle 15 notti dell’anno scorso.
Da sottolineare come la percentuale dei turisti che faranno vacanze da 4 a 7 notti passa dal 20,7% del 2007 al 35,9% del 2008.
La vacanza principale risulta anche essa in calo con il 2007 e si ferma ad 11 notti rispetto alle 12 notti del 2007.
La spesa stimata per questa vacanza estiva principale sarà di 861 Euro (rispetto agli 825 Euro del 2007) che determineranno un giro d’affari pari a 20,2 miliardi di Euro (rispetto ai 18,5 miliardi di Euro del 2007).
Nel dattaglio, per la vacanza principale in Italia verranno spesi in media a persona 732 Euro rispetto ai 695 Euro del 2007.
Per la vacanza oltreconfine la spesa media pro-capite si attesterà invece sui 1.235 Euro rispetto ai 1.212 Euro del 2007.
Tutti al mare (come al solito) – Nella generalità dei casi la vacanza estiva degli italiani sarà ‘consumata’ in località marine.
Il 74,2% preferirà la spiaggia (rispetto al 75,4% del 2007) con il dettaglio che vede il 66,5% che sceglierà il mare della Penisola o delle due isole maggiori, mentre il 7,7% (rispetto al 7% del 2007) si riverserà nelle isole minori.
Segue in classifica generale la montagna con il 16,2% delle preferenze (rispetto al 15,3% del 2007), e le località d’arte con il 2,7% (rispetto al 2,9% del 2007).
Tenuta nelle località termali e lacuali dove si attesterà l’1,1% della domanda complessiva italiana.
I mesi più gettonati – Cambia molto anche nella scelta del periodo prescelto dagli italiani per trascorrere la vacanza principale nel quadrimestre estivo.
Agosto perde appeal e scende dal 56,2% del 2007 al 50,5% delle preferenze.
Segue in classifica luglio che sale al 26,2% di quest’anno rispetto al 23,1% del 2007.
Quindi settembre raccoglie ben l’12,1% delle scelte rispetto al 11,1% del 2007.
Chiude giugno che sale anch’esso attestandosi ad una quota di mercato del 9,7% rispetto al 7% del 2007.
Le regioni più gettonate – Sarà l’Emilia Romagna la regina dell’estate 2008.
Con il 12,8% di preferenze della quota di mercato di italiani, la regione adriatica distanzierà la Sardegna ferma all’11,1% delle preferenze.
Seguono la Toscana con il 10,8%, la Sicilia con il 9,4%, la Puglia con l’8%, la Calabria con il 7% ed il Trentino Alto Adige con il 6,5%.
Dove all’estero invacanza – Dall’esame delle tipologie prescelte dagli italiani per le vacanze all’estero, assistiamo ad una crescita delle grandi capitali europee (41,8% rispetto al 30,7% del 2007), un lieve incremento dei mari tropicali (14,2% rispetto al 13,3% del 2007) ed un aumento prevedibile delle grandi capitali extraeuropee con New York in cima alla classifica (13,3% rispetto all’11,1% del 2007).
Dove dormire – Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato, pur perdendo un po’ di clientela.
Il 33,3% lo sceglierà rispetto al 34,8% del 2007.
Seguono, nell’ordine, l’appartamento in affitto con il 14,4% (14,5% nel 2007), la casa di proprietà con il 14% (13% nel 2007), la casa di parenti o amici con l’11,4% (8,8% nel 2007),il villaggio turistico con il 9% (9,4% nel 2007), i residence con il 5,9% (4,9% nel 2007), il campeggio con il 5% (6,6% nel 2007) e l’agriturismo con l’1,5% (1,3% nel 2007).