Dopo oltre sette anni di esilio nelle grigliate estive del 2008 torna la tradizionale bistecca di fiorentina ottenuta con animali di età superiore ai 30 mesi che potrà essere liberamente gustata dalle quattro mlioni di famiglie italiane amanti del barbecue.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’estate in corso è la prima che consente di assaggiare i frutti della fine di un’epoca di “proibizionismo alimentare” iniziata nel Consiglio dei ministri agricoli della UE il 29 gennaio 2001, quando per fronteggiare l’emergenza mucca pazza (Bse) era stata assunta la decisione di eliminare la colonna vertebrale dai bovini di età superiore a dodici mesi, condannando, dal 31 marzo 2001, la fiorentina.
Si tratta – spiega la Coldiretti – degli effetti della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale europea (L111 del 23 aprile 2008) del regolamento che innalza da 24 a 30 mesi l’età dei bovini per i quali è consentita la commercializzazione di carne con la colonna vertebrale.
Il ritorno della fiorentina “matura” è – sottolinea la Coldiretti – un riconoscimento per gli allevatori che hanno investito sul fronte della qualità, della tracciabilità e della genuinità e della sicurezza dei prodotti, che ha praticamente portato alla scomparsa del fenomeno Bse e favorito il boom delle razze storiche italiane la cui carne è particolarmente apprezzata per le grigliate. Oggi l’Italia può contare su circa 120.000 animali riconducibili alle cinque storiche razze italiane con un aumento di oltre il 20 per cento rispetto a prima della crisi mucca pazza scoppiata nel 2001. Ad essere “salvato dall’estinzione” – conclude la Coldiretti – è stato l’intero patrimonio di razze bovine Made in Italy come la maestosa chianina (30.000 animali), la romagnola (15.000 animali), la marchigiana (48.000), la podolica (20.000) e la maremmana (5.000).