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Ambiente a Formigine: dall’ottovolante alle ciclabili

Riceviamo dal Comitato Centro storico e pubblichiamo
Siamo un gruppo di amanti dell’ambiente e percorsi naturali della provincia di Modena e della nostra regione, e alcuni di noi, proprio quelli che abitano in questa zona di Formigine, si rivolgono ad uno dei comitati, non solo per farne parte ma anche per dire la nostra.

“A noi non sembra per niente vero quello che dicono sui giornali, con le tante autocelebrazioni del periodo , che l’ambiente di Formigine viene tutelato, salvaguardato e ben condotto.
Gli esempi sono molti ma cominciamo con il segnalare un problema molto sentito dai cittadini Formiginesi : “le famose ciclabili “ che vengono tanto osannate, promulgate e decantate
dall’Amministrazione Comunale”. Parlando tra cittadini amanti della bicicletta, non solo sportiva, e girando per Formigine, sia in macchina che in bici, si può ben constatare la pericolosità di queste ultime , sia per gli uni che per gli altri.

Queste ciclabili sono continuamente interrotte da strade ma non ogni kilometro bensì a tratti davvero brevi anche di pochi metri !
Infatti se per il ciclista è già un miracolo rientrare a casa integro e nella migliore delle ipotesi con la bicicletta non ammaccata è altrettanto vero che è un miracolo per il malcapitato automobilista riuscire a non investire pedoni e ciclisti nell’arco della giornata.
Un esempio fra tanti è la via Pascoli. La ciclabile è un perfezionamento delle rovine di questo viale.
Un viale che era tra i piu’ belli di Formigine. Oggi è penalizzato prima da un “cavalcavia” che sembra un “ottovolante” davvero una penosa e incredibile forzatura a cui tutti i cittadini hanno dovuto “per forza abituarsi”, e va ricordato anche da una ferrovia che tronca il percorso del viale ogni ora (con carrozze quasi sempre vuote e con conseguenze ben evidenti sul traffico spesso fermo) ed ora è anche affiancato da ciclabili , ma di pessima qualità, visto che sono insicure per tutte le categorie.

Vogliamo parlare della visibilità di questi incroci ?
Per non investire il ciclista o il pedone di turno, la macchina deve logicamente fermarsi prima della ciclabile, ma non esistendo poi la necessaria visibilità, deve avanzare e attraversare con il mezzo, per poter vedere l’incrocio e lì scatta la pericolosità per i cittadini. Oltre a cio’ si creano continui disagi e spesso liti tra automobilisti, che non sanno come fare e ciclisti che spesso inveiscono verso di loro. Cosa dovrebbero fare gli automobilisti? Scendere dal veicolo e guardare l’attraversamento? Oppure i ciclisti …dovrebbero continuamente fermarsi e guardare ogni laterale, che in realtà è quello che succede, con scarso beneficio di freni e tranquillità, ma almeno con la certezza di non avere incidenti.
Certo che le ciclabili “è meglio che ci siano anzichenò”, ma dato che per queste ciclabili dappertutto spesso si abbattono alberi e si fanno gradini e si stringono le vie”, se è così difficile farle bene, ha senso oggi continuare ad investire il denaro pubblico, ad ogni costo, per fornire ancora discutibili servizi ?
O le fate bene oppure invece di “farle ad ogni costo” sarebbe meglio risparmiare e fornire “ciclabili vere” laddove ci sono i requisiti e le caratteristiche idonee a costruirle”.

(F. Ferri- Cittadini per “ambiente per davvero”)

















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