”Da oggi chiamatela ‘Malu Entu’ (vento cattivo), da oggi Mal di Ventre è tornata ai vecchi albori”. Con queste parole il leader indipendentista di Ittiri (Sassari), da anni residente a Terralba (Oristano), Salvatore Meloni, 65 anni, meglio noto come ‘Doddore’, annuncia all’Adnkronos la nascita della ‘Repubblica indipendente di Malu entu’.
Il fondatore del movimento ‘Partidu sardu pro s’indipendentzia’ (Paris) la scorsa notte, assieme a cinque militanti, ha occupato l’isola di Mal di Ventre, il fazzoletto di terra compreso nell’area marina protetta della Penisola del Sinis.
Ottantuno ettari incontaminati, continuamente spazzati dal vento, ufficialmente di proprietà di una società napoletana, la Turistica Cabras srl, cui fa capo l’ingegnere minerario Rex Miller.
Ma ‘Doddore’, non la pensa allo stesso modo. ”L’isola di ‘Malu Entu’ – spiega – è nostra dal 1974, da quando ci occupiamo della pulizia e della salvaguardia dell’area marina. Malu Entu per noi è sacra”. Meloni, tramite l’avvocato di Quartu Sant’Elena, Maria Vitalia Anedda, intende ora avviare una causa civile per l’usucapione dell’isola.
Nel frattempo, ispirandosi al principio di autodeterminazione dei popoli sancito dalla Carta di San Francisco, è stato inviata una richiesta di riconoscimento e di ingresso nell’Onu a tutti e 192 gli stati membri.
Gli indipendentisti hanno trascorso la notte nell’isoletta, dentro delle tende. ”Fino a questa mattina – precisa soddisfatto Meloni – ci sono arrivate 350 richieste di residenze a Malu Entu da tutta la Sardegna. Abbiamo già iscritto queste persone nel nostro provvisorio registro anagrafe, un’agenda”.
”Fino a quando non verranno realizzate delle infrastrutture – spiega Meloni, che ha già inviato al comune di Terralba una richiesta di cambio di residenza in ‘area pubblica di Malu Entu, viale Lungo Mare numero 1 – non potremmo trasferirci tutti, ci daremo il cambio”.
Il progetto di ‘Doddore’ prevede la realizzazione di casette in legno, poi, illustra ”chiederemo ai sardi che ci facciano dono di un impianto eolico, di uno fotovoltaico e di uno per la potabilizzazione dell’acqua. Non vogliamo costruire nulla in cemento, deve essere tutto deteriorabile”.
Perchè nella visione di ‘Doddore’ la Repubblica di Malu Entu rappresenta solo un passaggio fondamentale per il raggiungimento dell’indipendenza dell’isola madre.
”Il prossimo anno inizieremo ad attivarci – spiega Meloni – per andare al referendum per l’indipendenza entro la fine del 2009. Chiederemo anche il patrocinio internazionale”.
”Per ora comunque – aggiunge – chi vuole vivere in uno stato sardo indipendente può venire a Malu Entu, una democrazia aperta dove non si pagheranno le tasse”.
A mettere i bastoni fra le ruote a ‘Doddore’ pero’ potrebbe essere la Regione Sardegna, che qualche tempo fa ha annunciato la volontà di acquistare l’isola, valore stimato 300mila euro, tramite la Conservatoria delle Coste.
”Soru non può comprare proprio nulla perchè Malu entu è già nostra” tuona però Meloni.
Una lotta per l’indipendenza che ha animato tutta la vita di Meloni e che gli è anche costata 9 anni di carcere per cospirazione contro lo Stato.
”Gia’ nel 1978 – racconta ‘Doddore’ eravamo venuti qua e avevamo proclamato l’indipendenza. Il 7 dicembre del 1981 poi, nel mio intervento al congresso di Porto Torres del Partito Sardo D’Azione, avevo sottolineato che il partito ‘si prefiggeva l’indipendenza della Sardegna’. Il 14 dicembre sono stato arrestato. Ho trascorso otto mesi in isolamento, fatto uno sciopero della fame, e scontato nove anni nelle carceri di Badu e Carros a Nuoro, Pisa, Oristano e Buoncammino a Cagliari”.
‘
‘Il dolore più grande – continua Meloni – l’ho procurato alla mia famiglia alla quale avevo promesso che avrei ripreso la mia battaglia solo dopo il compimento dei miei 65 anni. Così, a maggio, ho festeggiato il compleanno e fondato Paris. Ho promesso che non morirò prima che l’indipendenza della Sardegna sia venuta. La mia vita sarà spesa solo per questo”.
Domani alle 16 sull’isola di Mal di Ventre si svolgerà una conferenza stampa nel corso della quale i militanti di Paris, molti dei quali sono giovani studenti, illustreranno le proprie ragioni.
Fonte: Adnkronos