“La pubblicazione di intercettazioni telefoniche riguardanti Romano Prodi, a cui va la mia assoluta solidarietà, non è che l’ennesima ripetizione di un copione già visto. E’ grave che ciò accada e il Parlamento deve sollecitamente intervenire per evitare il perpetuarsi di tali abusi che tanto profondamente incidono sulla vita dei cittadini e sulle libertà fondamentali”. Lo dichiara il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commentando le intercettazioni che riguardano Romano Prodi apparse oggi su ‘Panorama’.
Solidarietà a Prodi anche da parte Gianfranco Rotondi. “E’ inaccettabile che le intercettazioni continuino ad essere motivo di gogna pubblica senza che ci sia un minimo di garanzia a tutela dei cittadini e, ovviamente, anche di chi riveste cariche pubbliche”, sottolinea in una nota il segretario della DcA-Pdl.
Per il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, “siamo sempre in tempo per varare una legge che blocchi realmente questo gioco al massacro”. “Francamente – prosegue l’esponente del Pdl – diamo alla pubblicazione di queste intercettazioni telefoniche di Romano Prodi lo stesso valore del tutto negativo che abbiamo dato quando sono state pubblicate le intercettazioni di altri esponenti politici di opposto segno. Esse mettono in evidenza un unico dato, e cioè che rispetto alla quotidianità della gestione politica ed amministrativa nessuno può dare lezioni ed impancarsi a maestro”.
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inimizza il ministro della Difesa Ignazio La Russa. “Se le colpe che gli italiani attribuiscono a Prodi fossero quelle di aver fatto anche lui qualche raccomandazione, posso assicurare che oggi sarebbe ancora presidente del Consiglio”, dichiara il ministro nel corso della trasmissione ‘Omnibus Estate’ su La7. “Nessuno -dice ancora – è immune dalle sollecitazioni e non c’è nessuno che io conosca che non provi a chiederti una raccomandazione”.
Fonte: Adnkronos