Aspettiamoci un’estate a fasi alterne. Meglio dire caratterizzata da grandi ondate di caldo che all’improvviso lasciano il posto a violente precipitazioni cui poi seguono nuovamente giornate con la colonnina di mercurio che sale di molto.
Parola del professor Gianpiero Maracchi, ordinario di Climatologia all’Universita’ di Firenze e direttore dell’Istituto biotermico del Cnr.
“Negli ultimi anni – spiega Maracchi, a proposito dell’eccezionale ondata di caldo che si registra in questi giorni – c’è un anticipo della fase relativa all’arrivo dell’anticiclone africano. Anzichè aversi in luglio-agosto, il gran caldo lo si registra a maggio-giugno. E se continua questo trend, la corrente si sposterà verso il nord dell’Europa e così da noi faremo i conti con l’alternarsi di temperature elevate a fasi durante le quali avremo intensi temporali”.
All’origine di tutto vi è la cosiddetta “tropicalizzazione”, ovvero un’espansione della fascia tropicale, nell’ordine di circa 10 gradi, con riflessi nell’area del Golfo di Guinea, ovvero laddove avviene lo scambio di energia da parte della Corrente del Golfo.
Una tendenza che i ricercatori hanno rilevato a partire dal 1996 e le previsioni indicano che sarà sempre più così. Determinando per l’appunto la successione continua di giorni a elevata temperature, con vera e propria afa, a giorni in cui dal cielo pioverà acqua in abbondanza, cui seguiranno ancora giorni caldissimi e ancor più pesanti da sopportare a causa del contestuale elevato tasso di umidità.