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Scuola, Leoni (PDL): il tempo pieno non sarà cancellato

“L’attacco pregiudiziale ed ideologico dell’Assessore all’istruzione del Comune di Modena Querzè ai provvedimenti introdotti dal Ministro Gelmini, pubblicato sul sito web del Comune e divulgato attraverso la newsletter del Municipio, è semplicemente scandaloso. La Giunta Pighi non ha perso il brutto e scorrettissimo vizio, già da noi ripetutamente denunciato, di utilizzare il Comune come una sezione di partito con l’unico obiettivo quello di attaccare il governo di centro destra facendo disinformazione istituzionale per fini politici. Ricordo ai compagni Querzè e Pighi che rete civica del Comune non è una velina di partito”.


Lo ha affermato il Consigliere regionale del PDL, Capogruppo in Consiglio comunale a Modena, Andrea Leoni, che nel merito ha presentato una interrogazione alla Giunta comunale.

“La sinistra che già ai tempi della riforma Moratti paventava inutilmente la scomparsa, mai avvenuta, del tempo pieno, continua oggi con la solita becera propaganda che danneggia la scuola pubblica anziché tutelarla. Il Ministro è stato chiaro: il tempo pieno non sarà eliminato. Vogliamo poi ricordare alle anime belle della sinistra che il maestro unico, oggi da loro dipinto come il male assoluto, ha consentito alla scuola elementare italiana di formare intere generazioni di cittadini, compresa la loro, prima che la scuola primaria scivolasse nel delirio multidisciplinare postsessantottino e dei tre maestri, utili solo a moltiplicare cattedre e posti di lavoro. Il crollo dei consensi del PD e la grande fiducia dei cittadini in un governo che sta mettendo in campo, anche in tema scolastico, provvedimenti efficaci che evidentemente piacciano anche gli elettori di centro sinistra, sta giocando dei brutti scherzi agli amministratori modenesi. Ci auguriamo che queste sortite di parte dell’Assessore Querzè, non siano l’inizio della campagna rossa di autunno della sinistra istituzionale contro il governo. Gli assessori non devono diventare il megafono della propaganda di partito”.

















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