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Pechino 2008, Napolitano: ”Fraternità inseparabile da libertà e dignità umana”

Le Olimpiadi di ‘Pechino 2008’ hanno regalato immagini di grande fraternità fra gli atleti di tutto il mondo, ma al tempo stesso hanno anche riproposto alla politica e all’opinione pubblica mondiale il tema del rispetto dei diritti umani.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ricevendo al Quirinale gli atleti azzurri che hanno conquistato le medaglie ai Giochi Olimpici, guidati dal presidente del Coni Gianni Petrucci, tiene a sottolineare come i due aspetti vadano tenuti insieme.

“Non intendo entrare nel merito di alcuna discussione politica – premette il capo dello Stato davanti alla platea del salone dei Corazzieri, dove siedono in prima fila anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro per la Gioventù Giorgia Meloni, il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi e l’ex ministro per le Politiche giovanili e sportive Giovanna Melandri – Voglio solo dire che nei giochi di Pechino hanno dominato immagini e valori di bellezza, di slancio vitale, di fraternità, non separabili dai valori di libertà e di dignità umana, che fanno tutt’uno con i diritti delle persone e dei popoli”.

In tal senso, Napolitano si dice sicuro che “la grande esperienza corale delle Olimpiadi di Pechino darà i suoi frutti, anche nella società cinese. Un mondo solo, un solo sogno – sottolinea il presidente della Repubblica – ecco qualcosa che può trasferirsi ai fatti”.
Napolitano ha conferito ‘motu proprio’ le onorificenze dell’ordine “al merito della Repubblica Italiana” agli atleti che hanno partecipato alle recenti Olimpiadi di Pechino. Per la prima volta i campioni azzurri in attività diventano Grandi Ufficiali.
“Grazie per averci ricevuti a pochi giorni dalla conclusione dei Giochi, torniamo da Lei con i vincitori delle medaglie olimpiche e con l’orgoglio di avere mantenuto fede alle promesse fatteLe due mesi fa”, sono le parole del presidente del Coni Gianni Petrucci, nel messaggio rivolto a Napolitano, letto durante l’incontro con i medagliati olimpici al Quirinale.

A nome dei medagliati azzurri il presidente del Coni, si è detto orgoglioso “di aver fatto onore all’Italia e di aver mantenuto il nostro Paese nell’elite sportiva mondiale, pur dovendosi confrontare con la fortissima concorrenza di nuove realtà emergenti, in primo luogo la Cina, e davanti a molte nazioni di consolidata tradizione sportiva come la Francia”.

Si conclude la spedizione olimpica, riportiamo la bandiera al presidente, che ce l’aveva affidata a luglio, con tante firme. Potevano essere di più considerati i tanti quarti posti”, ha detto dal canto suo Antonio Rossi, canoista e portabandiera azzurro.

“Di sicuro c’è stato il massimo impegno da parte di tutti noi ed è questa la cosa più importante. E’ stata una bellissima olimpiade, una grandissima emozione, soprattutto nel momento in cui abbiamo sfilato” – ha aggiunto Rossi.

Fonte: Adnkronos

















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