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Giro di vite del governo contro la prostituzione minorile

Via libera del Consiglio dei ministri al ddl sulla prostituzione presentato dal ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna. Prostituirsi in strada sarà un reato e verrà punito sia chi la esercita, sia chi ne usufruisce come cliente. Per i trasgressori, sono previste in egual misura sanzioni pecuniarie e persino l’arresto (si va da cinque a 15 giorni di carcere, oltre ad un’ammenda da 200 euro a 3 mila euro), mentre continuerà a non essere un reato ‘esercitare’ il mestiere in forme e luoghi privati.

Il testo, approvato all’unanimità, consta di 4 articoli e prevede anche un giro di vite contro la prostituzione minorile.

Per chi sfrutta le baby prostitute è previsto il carcere da 6 a 12 anni e multe da 15 mila a 150 mila euro e si potrà ricorrere anche al rimpatrio assistito per i minori extracomunitari senza tutela.

“Si tratta di un primo importante passo in avanti – ha dichiarato Carfagna – era dal 1958 che non si interveniva sulla materia. Combattere la prostituzione non è solo una questione di decoro urbano o di sicurezza, la prostituzione fa infatti proliferare tutte le organizzazioni criminali che la sfruttano e che stanno dietro a questa pratica”.
Carfagna ha infine precisato di non aver mai parlato, né oggi né in precedenza allo svolgimento del Consiglio dei ministri odierno, della possibilità che le prostitute si consocino in ‘cooperative’.

“Non ne ho mai parlato – ha ribadito il ministro – e nel ddl non se ne fa alcun cenno”.

Fonte: Adnkronos

















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