Da Milano a Palermo sempre più persone si rivolgono al Monte di Pietà. In Lombardia ”quest’anno è cresiuto dell’8% il numero di chi decide di impegnare oggetti di valore per avere un prestito immediato. – spiega a Ign, testata on line del gruppo Adnkronos, Ivano Caldera, responabile del servizio credito su pegno di Banca regionale europea, l’istituto che ha incorporato quello che una volta era il Monte di Pietà di Milano.
Dai piccoli imprenditori ai pensionati e alle casalinghe sono sempre di più le persone si rivolgono a noi per avere liquidità. Tanto che – sottolinea Caldera – nell’ultimo anno abbiamo dovuto abbassare il tetto minimo della polizza dal valore di 250 euro a 100 euro per dare la possibilità anche a chi ha meno di ottenere un prestito”.
Aumentano anche le persone che alla scadenza della polizza decidono di rinnovarla per un altro semestre. ”I nostri tassi non sono alti e quindi spesso c’è chi preferisce pagare lasciare allungare il periodo di deposito per avere qualche altro soldo in tasca”.
E la situazione non migliora al Sud. ”Noi siamo il termometro della situazione economica – dice a Ign il coordinatore del comparto prestiti su pegno del Banco di Sicilia – e dai dati che abbiamo è chiaro la situazione non è affatto rosea. Da gennaio di quest’anno – sottolinea – abbiamo registrato un aumento del 10% di persone che impegnano i loro oggetti di valore. Ma rispetto a qualche anno fa – spiega il responsabile – adesso ricorrono a noi anche persone della classe medio-borghese e mi riferisco a impiegati, pensionati, giovani disoccupati, commercianti… per prestiti che vanno dai 30 ai 600 euro”. Non solo, qui ”dove la crisi si sente pesantemente” le polizze vengono ”rinnovate anche 7-8 volte con cadenza semestrale. Insomma – sottolinea con amarezza il responsabile del banco dei pegni – ormai forniamo un servizio essenziale a molti per arrivare a fine mese’.
Fonte: Adnkronos