Ogni giorno, in Italia, si verificano sul lavoro 2.500 incidenti, muoiono 3 persone e 27 rimangono permanentemente invalide. Per il 2007, i dati Inail confermano infatti che le morti bianche sono state circa 1.200. Cifre che testimoniano la gravità di un fenomeno che resta una delle principali cause di morte e provoca quasi il doppio dei decessi rispetto agli omicidi.
Per richiamare l’attenzione di istituzioni, forze sociali e mezzi di informazione su questa drammatica questione, oggi l’Anmil celebra in tutte le province d’Italia la 58esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, istituzionalizzata nella seconda domenica di ottobre.
“I preoccupanti dati diffusi dall’Anmil e le stesse tragiche cronache di questi giorni confermano quanto cruciale sia la questione della prevenzione sul lavoro”, afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al presidente dell’Anmil, Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro, Pietro Mercandelli.
Il capo dello Stato esprime il suo “vivo apprezzamento per il costante impegno associativo a favore della prevenzione nei luoghi di lavoro, della tutela dei lavoratori infortunati, dell’assistenza delle famiglie delle vittime e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica”.
Dal canto suo il presidente della Camera Gianfranco Fini ha sottolineato, nel suo messaggio al presidente dell’Anmil, ”come il fenomeno delle morti bianche costituisca un’emergenza sociale assoluta, che offende la coscienza di ognuno di noi e impone a tutte le istituzioni un deciso impegno volto a porvi urgentemente fine”.
L’Anmil, che da oltre 60 anni si occupa della tutela delle vittime del lavoro, raccoglie oltre 470.000 iscritti.
Fonte: Adnkronos