Oggi si inizia, a marzo si chiude, a giugno si tireranno le somme. E’ questo il calendario fissato dal Campidoglio per i lavori della ‘Commissione per il futuro di Roma Capitale’, che si è insediata questa mattina nella sua nuova sede dietro le Terme di Caracalla.
In sei mesi, il presidente Antonio Marzano e gli altri 49 componenti della Commissione metteranno a punto le linee guida per Roma. Una volta chiusi i battenti a marzo, la Giunta e il Consiglio comunale valuteranno analisi e progetti, in modo da poter presentare a giugno il Piano strategico per Roma con il ‘bollino ufficiale’ del Campidoglio e del suo sindaco Gianni Alemanno.
“La Commissione è assolutamente indipendente e vi sono rappresentate tutte le idee politiche, sociali e culturali – tiene a sottolineare Alemanno – Dovrà fornire proposte per un’idea di sviluppo di Roma di cui i decisori politici, che restano la Giunta e il Consiglio comunale, si potranno poi avvalere. Non c’è nessuna sovrapposizione di ruoli ma solo la volontà di avere un luogo dove elaborare un grande progetto per Roma. A marzo finirà i suoi lavori e poi si scioglierà, perché questa esperienza deve avere un termine temporale preciso. A giugno – annuncia il sindaco – presenteremo il piano strategico utilizzando il lavoro fatto dalla Commissione per il futuro di Roma Capitale”.
A chi taccia la Commissione di inutilità, visto che i suoi pareri non saranno vincolanti, Alemanno replica: “Tutto dipende dal lavoro che sarà in grado di fare la Commissione e dalla qualità delle sue proposte. Se la qualità ci sarà, così come in Francia con la Commissione Attali e così come sono sicuro anche a Roma, il suo apporto sarà fondamentale. Troppo spesso la politica si schiaccia sulla gestione del quotidiano e sulle emergenze che di volta in volta si manfestano. Noi, al contrario, vogliamo guardare più a lungo e più lontano, in una prospettiva più profonda, lavorando con serietà allo sviluppo di Roma e al suo futuro”.
Il sindaco di Roma puntualizza poi che “questa Commissione non è né un ente inutile né un carrozzone: è assolutamente gratuita, non costerà un euro ai cittadini romani e servirà a ragionare e a coinvolgere le intelligenze migliori che esprime la Capitale”.
Per Alemanno, infatti, “occorre avere un disegno di riferimento strategico, non chiuso né immobile, per permettere alla nostra città di fare un autentico salto di livello, di cui c’à assoluto bisogno, pensando con spirito unitario al suo futuro”
Un futuro che, precisa il sindaco di Roma ”non si limiterà ai soli attuali confini comunali ma guarderà ben oltre” non solo nell’ottica della futura città metropolitana e del suo status giuridico di Capitale ma “anche in considerazione del ruolo che Roma può e deve svolgere come Capitale dell’Europa e del Mediterraneo”.
Lapsus all’apertura dei lavori per Gianni Alemanno: “Un saluto forte e sentito al presidente Amato… al presidente Marzano”. Un involontario scambio dei nomi fra il presidente designato e poi dimissionario Giuliano Amato e il presidente effettivo Antonio Marzano. Il sindaco si corregge subito, e poi spiega: “Amato avrebbe forse attirato di più l’attenzione dei mass media e dell’informazione politica in quanto esponente bipartisan. Ma Marzano rappresenta, anche in considerazione del suo ruolo di presidente del Cnel, l’attitudine e l’attenzione della società civile, per una Commissione indipendente e non politica che ha come unico fine la presentazione di progetti che aiutino Roma a crescere”.
Fonte: Adnkronos