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Masterplan per le ville di Reggio Emilia

“Il lavoro e il pensiero rivolto in questi anni alla città, alla sua storia, alle sue evoluzioni, alle pressioni cui è esposta nel mondo globale, ci hanno convinto che non esistano un centro o una periferia, ma un corpo unico vivente, di cui ogni parte ha piena dignità. Guardando alle persone che abitano la città, ai bambini e agli anziani, abbiamo sentito la necessità di ragionare in modo più approfondito sulla qualità degli spazi pubblici, per poter garantire sia una migliore vivibilità ai nostri cittadini, sia una vita più serena all’insieme dei cittadini, cioè alle relazioni che costituiscono la comunità. E’ in questo percorso che abbiamo chiesto, appunto, pensiero e idee a un gruppo di architetti under 36 di Reggio Emilia, sotto la guida intelligente dell’architetto Cino Zucchi”.

In queste parole del sindaco di Reggio, Graziano Delrio, è il senso dell’incarico, conferito la primavera scorsa a un gruppo di giovani progettisti per redigere proposte di riqualificazione delle Ville (frazioni) di Reggio Emilia. Il risultato dei primi sei mesi di lavoro – ovvero di dialogo con la cittadinanza, studio del territorio ed elaborazione di proposte progettuali – è ora raccolto nella mostra Progetti di riqualificazione delle frazioni allestita nello Spazio Km 126, presentata in mattinata alla stampa dall’assessore all’Urbanistica, Ugo Ferrari, dal direttore dell’Area Pianificazione strategica del Comune Giordano Gasparini e dai progettisti stessi. L’esposizione, che rientra fra le iniziative del Festival Architettura in corso a Reggio, è stata inaugurata oggi pomeriggio dal vicesindaco Franco Ferretti e dallo stesso assessore Ferrari.
L’insieme degli elaborati costituisce di fatto un grande ‘masterplan’ per le Ville. Si possono apprezzare importanti suggerimenti e proposte, ad esempio in tema di mobilità con ipotesi di nuovo tracciato della Via Emilia, di Zona Nord , di piazze e arredo urbano.

L’assessore Ferrari ha spiegato che “i progettisti e i loro collaboratori – 30, selezionati da una commissione tecnica fra i 53 che avevano risposto a un bando pubblicato dal Comune di Reggio in collaborazione con gli Ordini professionali – in questa prima fase di lavoro, hanno incontrato la città, le Ville e i loro residenti, per sondare il tessuto sociale e urbano, capirne le problematiche e le sofferenze, per cogliere l’identità delle comunità più piccole, incontrando spesso un’identità e uno spirito di appartenenza molto forti. Nelle proposte progettuali, che si innestano nel Piano strutturale comunale e nel Piano dei Servizi, si tende ad armonizzare identità storica e trasformazioni, spesso rilevanti, del tessuto urbanistico. E’ significativo notare che le Ville sono pensate anche nel loro insieme, come sistema e come unità di un tutto, che è la città”. Dunque, un effetto città comprensivo della dimensione-effetto comunità.
L’architetto Gasparini ha sottolineato che “il prodotto è un’importante base di lavoro, frutto di un’attività non solo urbanistica, ma articolata anche negli ambiti sociale, economico e paesaggistico, attenta alle emergenze storico-architettoniche, ai nuovi luoghi di socialità e ai servizi alla popolazione”.

I progettisti, che hanno individuato e ripensato nove ambiti territoriali diversi, hanno apprezzato la forte “voglia di partecipazione” e la disponibilità propositiva dei residenti, verso i quali si sono posti come “mediatori” prima ancora che progettisti; sono venuti a contatto con un tessuto storico e sociale “infinitesimo”, assai diffuso e consolidato, fatto di ‘piccole-grandi cose’, dai bar agli oratori, di differenti culture tutte degne di attenzione e cura, ora colte nel loro insieme.

















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