Firmato l’accordo tra Azienda USL di Bologna e le associazioni sindacali dei Pediatri di Libera Scelta, FIMP e CIPe, per la sperimentazione di un ambulatorio pediatrico di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) al sabato dalle 14 alle 17. La sperimentazione, che avrà luogo a San Giovanni in Persiceto nell’ambulatorio di via Dante, durerà per 6 mesi.
Gli obiettivi più importanti sono: ampliamento dell’assistenza territoriale pediatrica, anche durante le ore diurne del sabato non festivo; assicurare idonea continuità assistenziale specialistica; riduzione degli accessi ai P.S. pediatrici; adozione di linee guida comuni per il miglioramento qualitativo e razionale dell’assistenza; sperimentazione di nuove forme di assistenza territoriale nell’ambito dei Nuclei di Cure Primarie. I pediatri coinvolti svolgeranno attività in ambulatorio, non a domicilio, e adotteranno linee guida uniformi per alcune patologie: otite media, faringotonsillite, polmonite, asma, enterite.
La sperimentazione partirà entro la prima metà dicembre 2008 e terminerà a maggio 2009. Al termine ci sarà una verifica congiunta, tra Azienda e Sindacati, del lavoro svolto, che terrà conto di diversi indicatori, tra i quali: dati di attività ( accessi, prestazioni, % di invio ad altre strutture), numero accessi al PS Pediatrico (confronto con analogo periodo).
Secondo il direttore generale dell’Azienda USL di Bologna, Francesco Ripa di Meana, “l’accordo rappresenta un altro passo avanti sull’innovazione delle cure primarie e del rapporto ospedale territorio. La Pediatria è un’area ricca di esperienza e di diversità nell’approccio: questa sperimentazione potrà rendere le famiglie più sicure e creare le basi per migliorare ulteriormente i rapporti tra cure territoriali e ospedale. In questo caso parliamo di bambini fino a 14 anni, e di una soluzione organizzativa che ci consentirà di curarli in maniera più appropriata, al tempo stesso ci consentirà di ridurre le attese al Pronto Soccorso, che sempre di più dovrà diventare luogo di assistenza per emergenze vere e non per problemi che possono essere meglio affrontati in un ambulatorio”.
L’accordo prevede infine che i Pediatri partecipino alla formazione dei Medici di Continuità Assistenziale.