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Finanziaria: l’agricoltura reggiana chiede di passare dalle parole ai fatti

La mobilitazione della Cia che in questi giorni si è dispiegata su scala nazionale, ha visto stamattina a Reggio Emilia una seduta aperta del Consiglio provinciale dell’Organizzazione presso la sede di rappresentanza della Camera di Commercio in Via Crispi, con la partecipazione della capogruppo del Pd in Commissione agricoltura del Senato, sen. Leana Pignedoli, e dell’assessore all’agrcoltura della Provincia Roberta Rivi.

Al centro dell’iniziativa i problemi legati alla Legge Finanziaria, che secondo il presidente Cia Ivan Bertolini, per l’agricoltura ha “risposte parziali, riduttive, sbagliate”. La giornata di mobilitazione ha visto un banchetto dell’Organizzazione in piazza Martiri del 7 Luglio, con la diffusione tra i cittadini di un documento dal titolo “Ora i fatti!” che chiede modifiche alla stessa Finanziaria, che sta per passare al Senato per la discussione, inoltre ai passanti veniva fatto omaggio del “Parmigiano Reggiano da passeggio”, un’originale formula elaborata da un’azienda guastallese associata alla Cia.


L’agricoltura, ed anche quella reggiana, ha detto Bertolini nell’iniziare l’incontro sulla Finanziaria, ha conosciuto nel 2008 “una delle peggiori annate degli ultimi 20 anni, alle prese con forti aumenti dei costi e calo delle quotazioni dei prodotti agricoli, spesso frutto di speculazioni finanziarie”. Anche rispetto alle situazioni di crisi, che pure il Ministro per l’agricoltura Zaia ha cercato di affrontare, le soluzioni prospettate tardano poi a decollare: è il caso della suinicoltura e del mercato “unico” che avrebbe dovuto essere a Reggio Emilia, di cui si sono perse tracce, o del ritiro di 100mila forma di Parmigiano-Reggiano (ed altrettante di Padano) che si spera si traducano presto nei relativi provvedimenti. Di qui lo slogan che ha contrassegnato l’iniziativa Cia: “Ora i fatti!” per chiedere il passaggio dalle promesse alla loro realizzazione con i tempi stretti che la gravità della crisi richiede.


“Non ci sono solo le banche ed Alitalia –ha sostenuto il vice presidente Cia Lorenzo Catellani- perché la crisi è molto più ampia, e l’agricoltura dice alla politica che si occupi anche di noi!”. La Cia quindi propone di introdurre nella Legge finanziaria per il 2009 la proroga degli sgravi contributivi Inps, il ripristino del Fondo di solidarietà contro le calamità naturali, ed il ripristino del finanziamento per il piano irriguo, che aveva lo scopo principale di attuare opere contro la siccità sempre più spesso ricorrente, anche nella provincia reggiana.


Tra le altre proposte più importanti, alcune relative alla fiscalità, che vanno dalla richiesta di dimezzare l’Iva sul vino, ad una precisa definizione delle condizioni di ruralità fiscale dei fabbricati agricoli, per evitare contenziosi soprattutto con gli Enti locali. Sul piano finanziario invece l’Organizzazione chiede di favorire l’accesso al credito alle imprese, anche con la trasformazione del debito con le banche tramite un allungamento dei tempi, e favorire la liquidità con interventi a favore delle imprese agricole tramite i relativi Consorzi fidi, cosa rispetto alla quale gli Enti locali si stanno attivando.

















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