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Reggio: nulla osta a trasferimento sede servizio ‘bassa soglia’ del Sert

L’Assemblea di Sala del Tricolore ha approvato ieri con voto unanime il “Nulla osta al rilascio del titolo abilitativi, in deroga alle Norme tecniche di attuazione del vigente Prg, all’azienda Ausl di Reggio Emilia, relativamente all’uso di un edificio posto in località San Maurizio”.

Il voto del Consiglio da di fatto il via libera al trasferimento del servizio Dipendenze patologiche (Sert) dell’Ausl di Reggio Emilia dalla sede attuale nella ‘Villetta Svizzera’ a un edificio esterno all’ex San Lazzaro, in via Bocconi a San Maurizio. Dibattito e voto del Consiglio si sono svolti alla presenza del direttore del Sert, Roberto Bosi.
“Il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici può essere rilasciato, con delibera del Consiglio comunale, esclusivamente per edifici e impianti pubblici – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Ugo Ferrari.
La ‘Villetta Svizzera’, nel complesso ex San Lazzaro, svolge dal 1999 (quando ancora non si parlava di trasferire in quell’area la sede dell’università) un’importante attività rivolta a consumatori di sostanze stupefacenti. Nel solo 2007, ad esempio, si sono rivolti al servizio 682 persone.
È evidente che la convivenza tra tale servizio e campus universitario si è dimostrata problematica e inopportuna, tanto da rendere necessario il trasferimento del Servizio ‘bassa soglia’ del Sert in un’area più idonea e contemporaneamente rilanciarlo, rafforzandone gli obiettivi, che consistono in azioni di formazione e orientamento rivolti ai consumatori di sostanze e nel facilitare l’accesso ai materiali di profilassi e ai trattamenti riabilitativi di secondo livello, migliorando la qualità di vita degli utenti.
Questi obiettivi, insieme alle numerose attività di prevenzione e riduzione del danno svolte in collaborazione con le Forze dell’ordine, hanno portato a prendere in esame una decina di opzioni diverse nella ricerca di una nuova sede del Servizio del Sert, con caratteristiche di facile accessibilità anche con i mezzi pubblici, prossimità a strutture sanitarie e che fossero in grado di contenere il più possibile eventuali problemi con i residenti delle zone vicine.
La soluzione per la quale si propone oggi al Consiglio di concedere il nulla osta all’abilitazione – ha concluso Ferrari – è risultata quella che combinava al meglio queste caratteristiche”.

La delibera è stata approvata con 27 voti a favore e 2 astensioni (Lega nord e La sinistra).

















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