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Caprioli morti: deve essere il recuperatore a raccoglierli

Ormai sono sempre più frequenti e tantissimi i casi di ritrovamento di animali selvatici feriti o morti a causa di incidenti stradali, per lo più caprioli. Ultimo episodio il 27 febbraio verso le ore 6,30 a Carpineti.

A spiegarlo è Federica Reverberi, Guardia Ecologica Volontaria e Responsabile Caccia Legambiente Reggio Emilia. Il Capriolo, un maschio in buona salute si trovava a bordo strada morto sul colpo a causa di uno scontro con un veicolo e la nostra GEV ha provveduto ad allertare la Polizia Provinciale al numero di emergenza per il recupero dell’animale.
Continua a spiegare la GEV, quello che sta accadendo è che sempre più spesso ciò che resta dell’animale, anche dopo alcune ore dal decesso, viene raccolto: in questi casi i problemi per chi dovesse utilizzare le carni del capriolo sono sia di ordine sanitario – essere sicuri della stato di salute dell’animale e il tempo trascorso dal decesso – sia di tipo amministrativo, in quanto comunque le carcasse devono essere raccolte da personale addetto, i recuperatori, che per legge hanno questo compito. Anche in questo caso infatti il capriolo è “sparito” prima dell’arrivo dell’addetto.
Chiunque trovasse morto un animale selvatico occorre immediatamente allertare la Polizia Provinciale al n. 0522.792222, perché la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, quindi di tutti. Sarà poi il recuperatore a provvedere al suo corretto smaltimento. In tal senso invitiamo chiunque vede un cittadino raccogliere capi deceduti ad avvisarci al numero 0522.431166.

















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