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Emergenza carcere, stamane incontro in Provincia

Il sovraffollamento del casa circondariale di Reggio Emilia “La Pulce” e dell’ospedale psichiatrico giudiziario – al centro peraltro di numerose istanze sindacali per le conseguenti condizioni di lavoro che ormai da anni vengono denunciate dagli agenti di Polizia penitenziaria – sono stati i temi al centro di un incontro che si è svolto questa mattina nella sede dell’assessorato alla Solidarietà della Provincia.

L’incontro era stato promosso dall’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco, dall’assessore ai Diritti di cittadinanza del Comune di Reggio Emilia Gina Pedroni e da Cesare Beggi, presidente dell’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) provinciale. All’incontro erano presenti inoltre, il consigliere regionale Gianluca Borghi, la direttrice dell’Opg Rosalba Casella e la comandante del reparto della casa circondariale Linda De Maio, oltre che i rappresentanti di Cigl, Cisl, Uil e dei sindacati autonomi.

L’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco ha sintetizzato quanto condiviso nel corso dell’incontro di stamane, in particolare tre punti su cui intervenire prioritariamente: “Il sovraffollamento delle strutture, che ha raggiunto livelli quasi doppi rispetto alla capienza regolare; gli organici della Polizia penitenziaria preposti alle due strutture reggiane che devono essere adeguati alle esigenze; la qualità degli ambienti che necessitano di interventi sia strutturali, sia sul fronte della qualità dei servizi”.

L’assessore Stecco ha inoltre sottolineato “che occorre a questo fine realizzare la collaborazione di tutti, occorre lavorare insieme, dalle istituzioni locali alle amministrazioni penitenziarie, ai sindacati. E’ un problema grave di sicurezza degli agenti, dei vari operatori, ma anche dei detenuti e dei ricoverati. Insieme dobbiamo avanzare le nostre istanze, anche attraverso il lavoro dei parlamentari reggiani, nei confronti del Ministero di Grazia e Giustizia e, ovviamente, del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria”.

A questo proposito il consigliere regionale Gianluca Borghi aveva chiesto da tempo un incontro al Ministero di Grazia e Giustizia che dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni e al quale parteciperà anche una delegazione reggiana.
L’assessore ai Diritti di cittadinanza del Comune di Reggio Emilia Gina Pedroni ha sottolineato come “il Comune di Reggio Emilia sia sempre stato al fianco dei lavoratori e degli ospiti del carcere di Reggio e dell’ospedale psichiatrico giudiziario, cercando di rendere più leggero e produttivo il tempo che i detenuti devono trascorrere internati. E’ stato ad esempio istituito uno sportello, con presenza anche di mediatori culturali, per facilitare la conoscenza delle normative e dei dirtti oltre che dei servizi che possono essere utilizzati dai detenuti. Inoltre, si sono progettati, in collaborazione con un territorio attento e sensibile, diversi percorsi di qualificazione culturale e professionale, volti a offrire strumenti spendibili nella vita di comunità e sul mercato del lavoro una volta scontata la pena”.

L’assessore Pedroni ha infine detto: “Siamo assolutamente convinti che non si possa più rinviare una presa di coscienza sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone che si trovano quotidianamente in queste due strutture. Ritengo che l’uinione di tutte le forze del nostro territorio, in difesa di principi condivisi, ancora una volta dimostri come Reggio Emilia sia una comunità attenta che non resta insensibile di fronte problematiche che peraltro hanno una ricaduta sulla vita di tutti”.

“Soprattutto all’Opg la situazione non è mai stata così drammatica – ha aggiunto il consigliere regionale Gianluca Borghi – così si rischia di vanificare quanto viene portato avanti per il trattamento dei soggetti qui ricoverati, oltre che comportare gravi rischi per l’incolumità di chi lavora nella struttura”. Dal punto di vista dell’emergenza “occorre ora sforzarsi di superare le divergenze esistenti a diverso livello e risolvere in primo luogo quelle che sono le situazioni igienico-sanitarie fuori norma”. In una prospettiva più ampia, il consigliere Borghi ha espresso “la necessità di un intervento legislativo che vada nel senso della deistituzionalizzazione di strutture come gli Opg, per renderle più adeguate alle esigenze”.
Il consigliere Borghi ha poi garantito “l’impegno a chiedere la convocazione della Commissione regionale per le esecuzioni penali, che non si riunisce dal 1999”.

Cesare Beggi, presidente dell’Anci provinciale, si è soffermato sul ruolo pratico che possono svolgere le istituzioni locali in sostegno al corpo di Polizia penitenziaria: “Sono agenti che vivono in un territorio che spesso non è quello di origine. Le amministrazioni locali sono il primo contatto per i cittadini, così esprimo l’auspicio che la Polizia penitenziaria non si sia chiusa all’interno della propria istituzione e dialoghi con gli altri soggetti del territorio”.

















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