Un osservatorio completamente online di tutti gli appalti pubblici, a prescindere dall’importo, e soprattutto in grado di conoscere in tempo reale – anche attraverso subappalti e subforniture – l’intero mondo che ruota attorno a ogni singolo cantiere. Si chiamerà Opal-RE (Osservatorio provinciale appalti lavori pubblici della Provincia di Reggio Emilia) e sarà il primo in Italia a permettere una conoscenza così dettagliata di un settore tra i più delicati e complessi della nostra economia, nonché tra i più importanti visto che nel Reggiano è ‘pubblico’ un cantiere su cinque.
Dopo l’accordo raggiunto questa mattina in Provincia durante i lavori dell’Unità anticrisi, il Protocollo di intesa che istituirà in tempi brevi l’osservatorio sarà firmato nei prossimi giorni a Palazzo Allende. E il lungo elenco dei firmatari conferma l’importanza dello strumento e il buon lavoro che la Provincia, a partire dai Protocolli contro il lavoro nero del 2006 e quello per la sicurezza nei cantieri del 2007, ha svolto in questi mesi. Il Protocollo di intesa su Opal-RE sarà infatti sottoscritto da Prefetto, Provincia, Comuni, Inps, Inail, Direzione provinciale e Ispettorato del lavoro, Camera di commercio, Ausl e Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova, i sindacati Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL, Collegio Costruttori edili, Aniem-Confapi, Ancpl-Legacoop, Confcooperative, Cna, Confartigianato – Federimpresa e Confartigianato –Imprese, Coldiretti, Confesercenti, Acer, Act, Arni e Consorzi di bonifica Parmigiana-Moglia-Secchia e Bentivoglio Enza.
“E’ uno strumento, unico in Italia per trasparenza, in grado di favorire le pubbliche amministrazioni e le stesse imprese, anche al fine di prevenire e contrastare eventuali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata”, commenta la presidente della Provincia, Sonia Masini, soddisfatta per il “secondo risultato concreto prodotto dall’Unità anticrisi dopo l’accordo con le banche per l’anticipazione della Cigs e la sospensione dei mutui firmato lunedì scorso a Palazzo Allende”.
“Opal-RE, che in parte utilizzerà banche dati già esistenti come il Sitar della Regione, sarà l’unico a garantire la massima trasparenza anche sugli appalti pubblici di importo inferiore ai 150.000 euro, ma soprattutto il primo a ricostruire attraverso subappalti e subforniture l’intera ‘vita’ del cantiere – spiega l’assessore provinciale al Lavoro, Gianluca Ferrari – Attraverso Internet potrà essere consultata una mappa provinciale che mostrerà tutti i cantieri aperti in provincia, indicando il tipo di intervento, l’importo, la ditta vincitrice dell’appalto e chi materialmente sta eseguendo i lavori”. A realizzare il sito sarà la Nuova Quasco, agenzia regionale interamente pubblica: a maggio sarà installato il database, a settembre inizieranno i primi test, per gennaio 2010 è prevista la fine della sperimentazione e il debutto online.