Sono stati resi noti oggi i risultati del progetto “Reggio Emilia Città Creativa”, ricerca sull’economia della cultura e le potenzialità del territorio condotta dall’Università di Modena e Reggio in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Camera di Commercio cittadina. Un ambito per il quale è stato creato un apposito logo, “Reggio nova”, che designerà le politiche pubbliche si sostegno e promozione di tutte le attività collegate all’economia della conoscenza.
La ricerca è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa dal direttore generale del Comune, Mauro Bonaretti; dalla preside della facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Modena e Reggio, Giovanna Galli e dal ricercatore Fabrizio Montanari.
La mappatura di “Reggio Emilia Città Creativa”, guidata dal responsabile scientifico Fabrizio Montanari e dal coordinatore del progetto Nicola Bigi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, mette in luce oltre 300 soggetti che si occupano di arte, cultura e prodotti o servizi high-symbolic nel nostro territorio, e che conferma la ricchezza di creatività e di ingegno della comunità reggiana, sostenuta dagli investimenti dell’Amministrazione locale nel campo dell’innovazione, il cui primo “prodotto” è un sito-portale (di cui non si conoscono simili) di informazione, scambio e connessione tra tutti i talenti creativi del territorio e non solo.
In questo panorama si inserisce la firma dell’agreement-accordo di collaborazione tra il Comune e Ibm Italia, che rende Reggio la seconda città italiana aderente al progetto Smarter Town. L’obiettivo dell’accordo è quello di definire un modello di città interconnessa capace di rendere consapevoli i cittadini di quanto l’innovazione possa semplificare e arricchire il rapporto con il territorio e le istituzioni.
Dopo i numerosi investimenti avviati in questi anni nell’ambito dell’economia della conoscenza, con progetti che danno al territorio una rilevanza culturale che trascende i confini cittadini come Invito a, Fotografia Europea o le opere di Santiago Calatrava, il Comune continua così a valorizzare il settore creativo veicolando produzioni e metodologie innovative. Il fine è quello di sviluppare ulteriormente i poli di eccellenza che già fanno di Reggio una città d’Europa capace di attrarre risorse e talenti e di competere al meglio con altre realtà: Reggio Children nel campo dell’educazione, l’Arcispedale Santa Maria Nuova nella ricerca scientifica e sanitaria, i Tecnopoli nei campi della meccatronica, dell’efficienza energetica e della sostenibilità delle costruzioni, il laboratorio di ricerca della nuova multi-utility, conseguente alla fusione tra Enìa ed Iride, l’Università di Modena e Reggio Emilia.
‘Reggio Emilia città creativa’ – la ricerca
E’ proprio la ricerca condotta in collaborazione con l’Università che conferma il ruolo di Reggio Emilia come città creativa, che dispone – aspetto finora assai poco conosciuto e per nulla indagato – di centinaia di talenti che lavorano in questo nuovo settore dell’economia, con un sistema di relazioni internazionali, con progetti e idee di grande valore artistico e professionale.
Sono 305 i soggetti che hanno risposto alle 45 domande di un questionario volto a comprendere i settori di specializzazione a Reggio, la dislocazione geografica delle diverse attività e degli attori, la struttura delle relazioni sociali esistenti. L’identikit del creativo emerso dalla ricerca è quello di una serie di soggetti giovani (il 50% ha meno di 40 anni), “autoctoni” (il 70% è originario di Reggio Emilia) e istruiti (il 40% ha frequentato corsi di specializzazione o alta formazione, il 70% è laureato). Il 64% di loro si sostiene con la propria professionalità nel settore dell’attività culturale, in un contesto in cui emerge un’imprenditorialità diffusa, con prevalenza di singoli professionisti e organizzazioni di piccole dimensioni.
Forte il legame con la città evidenziato dai soggetti intervistati, anche se la maggior parte di loro ritiene di avere poca influenza sulle scelte dell’Amministrazione. Tutti auspicano concordemente un miglioramento dell’offerta di corsi professionalizzanti e manageriali e un rafforzamento del social network locale che possa favorire le possibilità di contatto con altre persone in ambito artistico, culturale e creativo. Si ricercano inoltre maggiori occasioni per aumentare le propria visibilità. La struttura relazionale reggiana presenta le seguenti caratteristiche: scarsa visibilità dei luoghi dove i creativi si incontrano e si scambiano le idee con prevalenza di luoghi privati, disomogeneità nella rete delle collaborazioni e poca connettività tra settori distinti.
“Reggio Emilia città creativa” è una ricerca-azione, che non si limita all’analisi della situazione esistente ma che individua una serie di azioni concrete da mettere in campo nell’economia della conoscenza:
attivazione di corsi professionalizzanti a carattere culturale/artistico e manageriale
apertura a scelte culturali maggiormente innovative e di frontiera
maggiore apertura verso richieste specifiche provenienti dal tessuto artistico reggiano più giovane, allo scopo di favorirne il coinvolgimento a tutti i livelli
sostegno e rafforzamento dei network professionali attraverso l’apertura di canali di contatto con realtà italiane ed estere
sviluppo del network creativo reggiano, favorendo i contatti tra operatori di diverse aree al fine di permettere maggiore contaminazione e condivisione.
Per sostenere questo ambito economico, arricchito dalla convenzione con Ibm che viene firmata oggi, è stato istituito un vero e proprio centro di ricerca “Opera”, realizzato in collaborazione con l’Università, che si occupa di economia della creatività e dei settori economici collegati all’utilizzo dei “new media”, i nuovi mezzi di comunicazione di ultima generazione. Il Centro collaborerà con realtà imprenditoriali, istituzionali e Università straniere, e farà nascere il primo portale-social network che consentirà a questi professionisti tanto di relazionarsi tra di loro che di connettersi in rete a livello
internazionale con tutti coloro che lavorano all’interno di settori ad alto contenuto innovativo, creativo o simbolico.
Accordo tra il Comune di Reggio e Ibm
Nell’età globale, la cultura digitale costituisce uno strumento fondamentale di supporto alla partecipazione dei cittadini. Forti di questa convinzione, è stato firmato oggi – dal sindaco Graziano Delrio e da Cristina Farioli, businnes and innovation development director di Ibm Italia – l’agreement-accordo di collaborazione tra il Comune e Ibm Italia, per intraprendere azioni concrete atte a iscrivere Reggio tra le città aderenti al progetto Smarter Town.
Scopo dell’accordo è la costituzione di un “Comitato di innovazione” congiunto in cui le parti potranno proporre campi e ambiti di esplorazione secondo gli input provenienti dalle proprie aree di competenza. Il Comitato offre in tal modo un’occasione d’incontro e di valutazione diretta delle proposte e dei progetti d’innovazione rispetto alla loro fattibilità tecnica.