Si è chiusa con un risultato eccezionale la parte inaugurale della quarta edizione di Fotografia Europea che ha messo a bilancio in solo quattro giornate (una in meno dello scorso anno) 63.154 presenze di cui 33.425 alle mostre e 29.729 agli eventi, esclusa la parte del circuito Off, comprensiva delle gallerie, dei circoli e degli spazi cittadini “autopromossi”, ancora in fase di monitoraggio.
Sono ben 16.000 presenze in più dello scorso anno con un incremento del 35% di visitatori solo nelle prime giornate. Un dato che proietta la rassegna come la prima manifestazione fotografica in Italia.
Tutte le iniziative peraltro hanno registrato una ottima affluenza di pubblico dalle mostre agli incontri con i grandi artisti internazionali, dalle lezioni con esponenti del panorama intellettuale italiano ed europeo (Jean-Christophe Bailly, Claudio Magris, Remo Bodei Edoardo Boncinelli), ai grandi spettacoli serali come lo show travolgente e affollatissimo di Benny Benassi, la “conversazione musicale” dedicata a Jean Baudrillard, il ricordo di Lucio Dalla di Luigi Ghirri, l’interpretazione di Le Confessioni di Sant’Agostino di Alessandro Preziosi in Cattedrale.
Queste cifre sono una dimostrazione che questa nuova edizione può essere definita quale consolidamento, affermazione e consacrazione di una manifestazione culturale che, nata su presupposti qualitativi elevati fin dall’inizio riconosciuti, ha saputo crescere e incontrare il favore di una città intera, oltre che dei visitatori. Il risultato più sorprendente di questa quarta edizione è stato il coinvolgimento, entusiastico e appassionato della città che ha sviluppato una miriade di proposte fotografiche e ha collaborato per rendere più accogliente la città con aperture straordinarie nei giorni di festa, menù appositi, e molte altre iniziative. Fotografia Europea è diventata così una esplosione di energia e creatività, di partecipazione e al contempo con la qualità delle sue proposte, occasione per attrarre in città un numero elevato di nuovi visitatori. Un aspetto che tutti hanno potuto riscontrare passeggiando per le strade e le piazze vestite a festa per l’occasione: in ogni angolo ci si poteva imbattere in persone che si divertivano a fotografare e a fotografarsi, con la mappa in mano sempre alla ricerca di una nuova mostra da scoprire, un incontro al quale partecipare.
“La città – commenta l’assessore alla Cultura Giovanni Catellani – ha preso coscienza dell’importanza di Fotografia Europea, ed è cresciuta intorno a questa importante proposta. Oggi possiamo affermare, dal numero dei visitatori e dai riscontri della stampa, che Fotografia Europea è diventata la prima manifestazione fotografica a livello nazionale. La rassegna è inoltre una occasione per sviluppare relazioni europee, con Arles in primo luogo: essere in Europa significa partecipare alla vita culturale europea e conoscerla, mai la città di Reggio Emilia è stata così presente e attiva nel contesto internazionale”.
Il programma di Fotografia Europea non esaurisce le sue proposte. Le mostre resteranno aperte fino al 7 giugno e in occasione della Notte Bianca il 23 maggio saranno aperte gratuitamente.
Fotografia Europea è promossa dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – PARC Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee, la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, la Camera di Commercio di Reggio Emilia, la Fondazione Manodori. Crescente è anche il contributo di sponsor privati e di partner che hanno voluto sostenere la manifestazione.