{"id":658735,"date":"2023-11-15T16:12:12","date_gmt":"2023-11-15T15:12:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.sassuolo2000.it\/?p=658735"},"modified":"2023-11-15T16:12:12","modified_gmt":"2023-11-15T15:12:12","slug":"reggio-emilia-citta-storica-e-sostenibile-ecco-la-nuova-piazza-del-popol-giost","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.sassuolo2000.it\/2023\/11\/15\/reggio-emilia-citta-storica-e-sostenibile-ecco-la-nuova-piazza-del-popol-giost\/","title":{"rendered":"Reggio Emilia citt\u00e0 storica e sostenibile: ecco la nuova piazza del Popol Giost"},"content":{"rendered":"<p><img loading=\"lazy\" decoding=\"async\" class=\"aligncenter size-full wp-image-658736\" src=\"https:\/\/www.sassuolo2000.it\/img\/2023\/11\/popol-giost-render.jpg\" alt=\"\" width=\"700\" height=\"550\" srcset=\"https:\/\/www.sassuolo2000.it\/img\/2023\/11\/popol-giost-render.jpg 700w, https:\/\/www.sassuolo2000.it\/img\/2023\/11\/popol-giost-render-477x375.jpg 477w, https:\/\/www.sassuolo2000.it\/img\/2023\/11\/popol-giost-render-696x547.jpg 696w, https:\/\/www.sassuolo2000.it\/img\/2023\/11\/popol-giost-render-535x420.jpg 535w\" sizes=\"auto, (max-width: 700px) 100vw, 700px\" \/>Per la piazza del Popol Giost, lungo via Roma nel quartiere storico di Santa Croce interno, \u00e8 un ritorno al futuro. Il rettangolone di circa 1.300 metri quadrati &#8211; ricavato dalla demolizione del vecchio isolato di via Borgo Emilio e via Francotetto nel secondo dopoguerra e utilizzato quasi da subito per parcheggiare le auto del boom economico e quale punto di affaccio di un ingresso scolastico secondario \u2013 cambia volto e sostanza.<\/p>\n<p>Condannato nei decenni a un ruolo residuale e implosivo nella narrazione urbana del quartiere e del centro storico, questo spazio intitolato al Popolo Giusto di Santa Croce, che era perlopi\u00f9 povero, emarginato o operaio nei casi pi\u00f9 fortunati, riottiene il ruolo per cui era nato: essere piazza, luogo di incontro, scambio e pausa a met\u00e0 della seconda met\u00e0 del rettilineo dell\u2019antico Cardo di Regium Lepidi, appunto via Roma.<\/p>\n<p>Prima condizione affinch\u00e9 ci\u00f2 avvenga, \u00e8 la parziale pedonalizzazione. Dopo un importante percorso di sperimentazione avvenuto negli ultimi anni, piazza del Popol Giost diventa quindi in gran parte pedonale.<\/p>\n<p>Avviene con il progetto definitivo-esecutivo di riqualificazione e rigenerazione approvato dalla giunta comunale e finanziato in maniera importante dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con 500.000 euro, su un costo di investimento di 600.000 euro complessivi, per la parte restante finanziati dal Comune.<\/p>\n<p>Il progetto vuole dare un\u2019anima nuova, sia pure memore di quella antica, una nuova centralit\u00e0 di uso e interesse a questo spazio, \u2018riattivandolo\u2019, restituendolo alla sua gente, rendendolo riconoscibile all\u2019interno del centro storico e rafforzando alcuni legami con il suo intorno anche grazie alla sua adattabilit\u00e0 ad usi e funzioni diversi.<\/p>\n<p>Non solo. Dato che questo progetto, realizzato per il Comune di Reggio Emilia dallo studio Enrico Dusi di Venezia, segna un ritorno della piazza guardando all\u2019oggi e al futuro, la sostenibilit\u00e0 ambientale comanda la sua parte: ecco perci\u00f2 che il progetto ripensa lo spazio anche secondo i principi dell\u2019architettura adattativa, perseguendo la Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici di Reggio Emilia.<\/p>\n<p>L\u2019intervento \u00e8 stato infatti individuato come azione pilota del progetto europeo Life City Adap3, che prevede un coinvolgimento delle aziende partner che co-finanzieranno con una donazione liberale parte dell\u2019opera.<\/p>\n<p>Il progetto \u00e8 stato inoltre incluso all\u2019interno del percorso partecipativo del Laboratorio di Cittadinanza (il primo in centro storico), coinvolgendo cos\u00ec attivamente gli abitanti e i commercianti del quartiere in un confronto sulla proposta progettuale, che ha tenuto conto dei suggerimenti e delle istanze portate dai cittadini.<\/p>\n<p>L\u2019avvio dei lavori \u00e8 previsto in gennaio 2024, compatibilmente con il termine di altri cantieri attualmente presenti, e la conclusione entro giugno 2024.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p><strong>HANNO DETTO<\/strong> \u2013 \u201cDa parcheggio a spazio pubblico di qualit\u00e0. Questo si appresta a divenire la piazza del Popol Giost. Il progetto \u00e8 stato elaborato anche attraverso un confronto proficuo con i residenti e i comitati di via Roma, che ringrazio per i loro contributi\u201d, ha detto il sindaco Luca Vecchi presentando l\u2019intervento ai media.<\/p>\n<p>\u201cQuesta piazza \u2013 ha aggiunto il sindaco \u2013 si inserisce ora nel novero delle diverse riqualificazioni del centro storico, che hanno riguardato altre piazze e direttrici di ingresso importanti, migliorando la qualit\u00e0 urbana e le connessioni all\u2019interno del centro e fra il centro e i quartieri intorno ad esso. L\u00e0 dove sono intervenute riqualificazioni di spazi pubblici, come ad esempio via Guasco, abbia assistito a una ripresa spontanea delle relazioni sociali e delle attivit\u00e0 economiche, in particolare commerciali e di ristorazione molto significative.<\/p>\n<p>\u201cL\u2019azione sulla piazza del Popol Giost \u2013 ha concluso il sindaco &#8211; \u00e8 parte di quelle che abbiamo pianificato in particolare per le zone nord dell\u2019Esagono, che presentano alcune criticit\u00e0 e riguardo alla stessa via Roma va ricordato che \u00e8 in fase di elaborazione progettuale il nuovo sottopasso alla circonvallazione e alla ferrovia Milano-Bologna, a porta Santa Croce, altra opera di riqualificazione che porter\u00e0 con s\u00e9 una attesa rigenerazione sia urbana e del decoro sia delle relazioni sociali e della sicurezza\u201d.<\/p>\n<p>\u201cSiamo giunti con soddisfazione a questa elaborazione progettuale \u2013 ha detto l\u2019assessora alle Politiche per la sostenibilit\u00e0 Carlotta Bonvicini &#8211; grazie al lavoro dei professionisti, al dialogo e ai diversi contributi delle persone nel Laboratorio di cittadinanza di via Roma, il primo istituito in centro storico, e con l\u2019apporto dei comitati civici oltre che dei miei colleghi assessori De Franco, Sidoli e Tria per le loro rispettive competenze.<\/p>\n<p>\u201cQuesta riqualificazione porter\u00e0 a una rigenerazione dell\u2019ambiente urbano e sociale, intercettando e dando risposte alle diverse criticit\u00e0 presenti \u2013 ha aggiunto &#8211; Fra queste, l\u2019adattamento ai cambiamenti climatici in un tessuto urbano fortemente costruito e impermeabilizzato. Infatti l\u2019intervento \u00e8 stato individuato come seconda azione pilota a Reggio Emilia del progetto europeo Life City Adap3, che prevede anche un coinvolgimento di privati partner, quali erogatori di contributi liberali per un valore di circa 50.000 euro, grazie ai quali si realizzeranno appunto piantumazioni e opere volte al contrasto dell\u2019isola di calore.<\/p>\n<p>\u201cIl miglioramento delle condizioni di percorribilit\u00e0 per ciclisti, pedoni e persone con disabilit\u00e0 \u2013 ha concluso l\u2019assessora \u2013 sono altri elementi di valore di questo come di altri interventi, realizzati in centro storico e in altri quartieri della citt\u00e0\u201d.<\/p>\n<p>Ursula Montanari, dirigente del Servizio Cura della citt\u00e0 e l\u2019architetto\u00a0 Enrico Dusi hanno illustrato i dettagli del progetto.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p><strong>COME SAR\u00c0<\/strong> &#8211; Al centro dell\u2019area-piazza viene predisposta un\u2019ampia seduta \u2013 una maxi panca con profondit\u00e0 di 120 centimetri &#8211; a delimitare uno spazio nuovo, un luogo di nuova collettivit\u00e0, di scambio, come suggerito dalla sua conformazione geometrica. L\u2019ampiezza e la capacit\u00e0 di questo elemento di seduta vuole simboleggiare un\u2019occasione nuova per incontrarsi, stare insieme, conoscersi, dialogare.<\/p>\n<p>La piazza sar\u00e0 alberata. La contiguit\u00e0 con il polo scolastico dona un ulteriore significato al luogo, che \u00e8 predisposto per poter ospitare anche lezioni all\u2019aperto, conferenze, concerti, all\u2019ombra degli alberi. Al di fuori dell\u2019orario scolastico, la nuova piazza rinnova infatti il suo potenziale collettivo, divenendo punto di ritrovo prima e dopo l\u2019orario scolastico, area di gioco circoscritta e sicura grazie alla schermatura rispetto agli assi stradali vicini, luogo di incontro per persone di tutte le et\u00e0.<\/p>\n<p>La scelta della seduta alberata introduce a ulteriori opportunit\u00e0 e proposte di utilizzo. Per identificare questa \u2018porzione urbana\u2019 e al fine di predisporre una continuit\u00e0 spaziale, viene scelta una pavimentazione \u2018a binderi\u2019 in pietra di Luserna, coerente con quanto utilizzato nelle riqualificazioni del centro storico, in modo da legare anche matericamente la nuova piazza al centro storico. Con la stessa pietra, viene realizzato il cordolo che divide la piazza da via Roma, in modo da ridurre la percezione della presenza di questo margine tra i due ambiti. Questa nuova continuit\u00e0 spaziale e la riduzione visiva dell\u2019ambito ad uso automobilistico permettono una connessione con l\u2019area pedonale a sud, in diretta continuit\u00e0 con gli esercizi commerciali presenti.<\/p>\n<p>I percorsi pedonali a sud risultano dunque in diretto legame con lo spazio della nuova piazza, spingendo il progetto verso una riconnessione spaziale in cui la persona, il pedone, \u00e8 il soggetto principale.<\/p>\n<p>La porzione di suolo circoscritta dalla lunga e ampia panca viene de-pavimentata e predisposta come permeabile, cos\u00ec come due fasce di suolo nell\u2019immediata vicinanza degli edifici adiacenti il lotto. La superficie de-pavimentata risulta pari al 50% dell\u2019area di intervento. Questa percentuale di suolo permeabile consente non solo di attenuare l\u2019Isola di calore estiva, ma rende anche pi\u00f9 efficace l\u2019assorbimento delle acque piovane in caso di eventi atmosferici intensi. Le due aree a verde marginali vengono realizzate con un leggero ribassamento in modo da poter rilasciare gradualmente l\u2019acqua piovana. Queste due aree ospitano specie arbustive e erbacee utili alla fitodepurazione delle acque piovane prima della permeazione negli strati di suolo pi\u00f9 profondi.<\/p>\n<p>Il progetto si presenta dunque come un\u2019Isola per la collettivit\u00e0 cinta da alberi, pensata come un\u2019oasi di verde e freschezza nelle stagioni pi\u00f9 calde grazie a un sistema di nebulizzazione predisposta centralmente rispetto all\u2019oggetto architettonico della panca. La coesistenza dell\u2019ombra, data dai nuovi elementi arborei, e dell\u2019acqua nebulizzata rendono possibile il mantenimento di un uso collettivo durante tutto l\u2019anno con un alto livello di comfort, essendo la piazza predisposta per sostenere stati climatici estremi, tra cui le onde di calore tipiche delle stagioni estive in citt\u00e0.<\/p>\n<p>Le specie arboree scelte \u2013 l\u2019albero di Giuda &#8211; Cercis siliquastrum, il ligustro giapponese &#8211; Ligustrum japonicum \u2013 e la magnolia sempreverde &#8211; Magnolia grandiflora &#8211; sono particolarmente resistenti a climi estremi sia in estate che in inverno, mantenendo il proprio fogliame anche nelle stagioni autunnali e in parte dell\u2019inverno.<\/p>\n<p>Le specie di progetto risultano inoltre particolarmente performanti in termini di assorbimento di CO2, permettendo un miglioramento anche rispetto alla qualit\u00e0 dell\u2019aria. La caratteristica forma degli elementi arborei selezionati nel progetto di paesaggio, a fusto alto e snello, permette di garantire la sicurezza nell\u2019area consentendo una totale visibilit\u00e0 dello spazio. La seduta, che garantisce il passaggio di irrigazione e nebulizzazione, accoglie inoltre un apparato di illuminazione dedicato al luogo.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p><strong>L\u2019ACCESSIBILIT\u00c0<\/strong> &#8211; L\u2019accessibilit\u00e0 dello spazio della piazza viene garantita grazie all\u2019assenza di salti di quota importanti, garantendo al tempo stesso una buona accessibilit\u00e0 da parte di utenti ciechi e ipovedenti tramite la predisposizione di lievi cambi di quota come segnale di margine naturale tra strada e panca. Questi vengono previsti anche lungo i margini delle aree a verde marginali, in cui la lama di chiusura risulta leggermente rialzata rispetto alla quota della pavimentazione in binderi.<\/p>\n<p>I moduli di accesso allo spazio interno alla panca risultano anch\u2019essi avere un leggero salto di quota, pari a 1,5 centimetri, con il margine \u2018stondato\u2019 e in materiale liscio in calcestruzzo, in modo da permettere una comprensione di cambiamento di stato, un segnale che qualcosa sta accadendo e che si tratta di un margine naturale ma valicabile (a differenza dei punti in cui a margine vi \u00e8 la seduta). Il contrasto tra colorazione della pavimentazione in pietra e del calcestre aiuta inoltre nell\u2019individuazione di ambiti con destinazioni specifiche differenti tra loro. Nel punto di attraversamento a nord-est viene previsto un segnale di ostacolo valicabile, da entrambi i lati della strada. Le soluzioni sono state sviluppate nel corso di colloqui con l\u2019area tecnica del Criba.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p><strong>LA SEDUTA<\/strong> &#8211; La seduta, elemento fulcro dell\u2019area di progetto, viene prevista in continuit\u00e0 cromatica rispetto alla pavimentazione in pietra di Luserna circostante. In questo modo l\u2019elemento della panca appare come un\u2019estrusione del suolo tipico del centro storico di Reggio Emilia. I moduli in cui viene suddivisa sono prefabbricati, studiati in modo da accogliere le alberature di progetto e movibili in caso di manutenzioni necessarie al sistema. La profondit\u00e0 della seduta \u00e8 pari a 120 centimetri, dimensione che la rende utilizzabile su ambo i fronti, verso l\u2019interno e verso l\u2019esterno dello spazio circoscritto. Laddove vengono previsti gli accessi allo spazio interno alla seduta, i moduli in calcestruzzo, nello stesso materiale della seduta, mantengono la quota del suolo in modo da garantire una totale accessibilit\u00e0 mantenendo una unitariet\u00e0 di gesto della panca.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p><strong>LO SPAZIO NELLA STORIA<\/strong> &#8211; La piazza del Popol Giost risulta ad oggi e storicamente un vuoto urbano nel tessuto consolidato del centro storico, prendendo luogo nella porzione attestata su via Roma dello storico isolato denominato Borgo Emilio. Quest\u2019area della citt\u00e0 si presenta come un agglomerato di edifici residenziali di dimensioni ridotte, sviluppatisi attorno all\u2019attuale via Roma e a porta Santa Croce.<\/p>\n<p>La piazza del Popol Giost \u00e8 un\u2019emblematica conseguenza delle complesse vicende urbanistiche che interessarono Reggio Emilia fra gli anni Trenta e Sessanta del secolo scorso. Il primo Piano edilizio di risanamento del quartiere di Santa Croce dell\u2019ingegnere Getulio Artoni, risalente al 1936, costituisce infatti il seme da cui germogliarono sia la successiva pianificazione comunale che, nello specifico, gli eventi che portarono a compimento l\u2019inserimento della nuova piazza nel contesto consolidato di via Roma.<\/p>\n<p>Il Piano regolatore in questione fu poi approvato nel 1940 e con esso, attraverso il Piano particolareggiato di esecuzione del centro cittadino del 1941, Artoni esprimeva il pensiero dell\u2019epoca scarsamente attento alle questioni sociali e ancora legato a una ripartizione arcaica delle stesse: il centro riservato alla ricca borghesia, gli altri ceti distribuiti sulle aree esterne. Il Piano si poneva principalmente tre finalit\u00e0: l\u2019intervento nel centro storico per il risanamento degli aggregati urbani in stato fatiscente, la ristrutturazione della rete viaria e la pianificazione delle prime espansioni. L\u2019ingresso in guerra determin\u00f2 la sospensione di tali previsioni urbanistiche e solamente dopo il conflitto, nel 1961, fu approvato il Prg Albini, portando a conclusione il processo di revisione di Artoni e a compimento molti dei piani particolareggiati da quello derivati, fra cui anche il piano di risanamento del quartiere di Santa Croce, area che nel frattempo aveva subito anche i pesanti bombardamenti del 1944.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Per la piazza del Popol Giost, lungo via Roma nel quartiere storico di Santa Croce interno, \u00e8 un ritorno al futuro. 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