Dalla visita a Modena di re Vittorio Emanuele II, avvenuta 151 anni fa, il 4 maggio 1860, alla proposta di rendere omaggio a Giuseppe Garibaldi con un “dono nazionale”. Sono alcune delle storie che 320 ragazzi delle scuole modenesi hanno tratto dal lavoro didattico all’Archivio storico del Comune e all’Archivio di Stato. Le presenteranno mercoledì 4 maggio, dalle 10 alle 13, all’auditorium della Fondazione Marco Biagi, in largo Biagi 2. Nella stessa giornata, sotto i portici di via Emilia Centro (tra piazza Torre e piazzetta delle Ova), inaugurerà una piccola mostra di manifesti e “grida” d’epoca risorgimentale.
Al progetto “Laboratorio di storia” hanno partecipato 12 classi delle scuole modenesi. Dopo il lavoro svolto sul tema del Risorgimento, mercoledì avranno la possibilità di confrontarsi con le figure dell’ordinamento amministrativo successivo all’Unità d’Italia: saranno presenti, infatti, il sindaco Giorgio Pighi e il prefetto Benedetto Basile. Parteciperanno anche il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Gino Malaguti, il direttore dell’Archivio di Stato di Modena Euride Fregni, l’assessore all’Istruzione Adriana Querzè e il professor Elio Tavilla, docente di Storia del diritto italiano medievale e moderno all’Università di Modena, che illustrerà l’importanza dello Statuto Albertino.
L’incontro rientra nelle iniziative della decima edizione della “Settimana della didattica in archivio”, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna. Il Laboratorio di storia, coordinato da Franca Baldelli, è curato da diversi anni da Archivio storico del Comune di Modena e Archivio di Stato e nell’ultimo anno scolastico è stato dedicato al 150esimo dell’Unità d’Italia. L’obiettivo è fare conoscere ad alunni e insegnanti il patrimonio archivistico: codici e carte che conservano e testimoniano la vita della comunità locale nei secoli passati.